CHIAPPINI, Arcangelo

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
CHIAPPINI, Arcangelo

Date di esistenza

Luogo di nascita
Frosinone
Data di nascita
1876

Biografia / Storia

Nasce a Frosinone nel 1876 da Giovanni Battista e Ersilia Apolloni, calzolaio. Schedato come anarchico dal 1898 si avvicina alle idee libertarie anni prima acquisendo velocemente “notorietà e influenza per l’entusiasmo con cui professa e propaga” i principi anarchici. Nel 1893 viene arrestato e condannato a diciotto giorni di carcere in seguito agli incidenti scoppiati nel corso di una manifestazione antifrancese a Roma per i fatti di Aigues-Mortes. Se fino a quella data e ancora per qualche tempo la sua attività di diffusione della stampa libertaria a Frosinone si alterna con frequenti spostamenti a Roma per partecipare attivamente a manifestazioni ed iniziative dei gruppi della capitale, da lì in avanti si concentra decisamente a Roma dove riceve “un numero considerevole” di copie de «L’Agitazione» e de «L’Avvenire Sociale» che distribuisce fra gli iscritti al gruppo anarchico di Prati di Castello cui aderisce. La sua presenza nella capitale lo porta in contatto con alcuni dei principali esponenti romani (Varagnoli, Del Bravo, Sottovia) e con il gruppo “Germinal” dal quale riceve l’incarico di costituire un nuovo gruppo denominato “Michele Angiolillo” di cui – comunque – non si hanno altre notizie. L’11 ottobre 1897 viene arrestato una seconda volta per reati connessi alla sua attività politica, ma poi rilasciato per insufficienza di indizi. Nello stesso mese è comunque condannato a quattro mesi di carcere per lesioni ma non viene rintracciato. Nel maggio 1898 viene nuovamente arrestato assieme ad altri 68 anarchici romani per “associazione a delinquere e istigazione alla guerra civile”, avendo partecipato alle manifestazioni e agli scontri per i rincari e per il pane; prosciolto – come gli altri – per insufficienza di indizi viene peraltro catturato nel luglio successivo in esecuzione della sentenza che lo condannava a quattro mesi di carcere. Una volta liberato, C. sembra orientarsi verso l’emigrazione ipotesi cui rinuncia dopo aver trovato lavoro come portiere; dal 1903 torna a fare anche il calzolaio e, pur continuando ad essere vigilato, non dà più luogo a rilievi. Viene radiato nel 1927 dopo che “da vario tempo” aveva dimostrato di non svolgere alcuna attività politica. S’ignorano data e luogo di morte. (P. Iuso)

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen.

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Note

Paternità e maternità: Giovanni Battista e Ersilia Apolloni

Bibliografia

2003

Persona

Collezione

città