​LIGI, Adolfo

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
​LIGI, Adolfo

Date di esistenza

Luogo di nascita
Sassoferrato
Data di nascita
January 6 1889
Luogo di morte
New York

Biografia / Storia

Nasce a Sassoferrato (AN) il 6 gennaio 1889 da Francesco e Comanda Ballanti; marinaio. Già nella sua cittadina, all’inizio del secolo, professa idee anarchiche, senza tuttavia dare adito a particolari rilievi. Figlio di un proprietario terriero, tenta di darsi un mestiere impegnandosi come apprendista muratore, “ma poi – come egli stesso annoterà molti anni più tardi – mi prese il capriccio di venire in America, con l’intenzione di non restare troppo a lungo e ritornare in Italia carico di dollari” (Lettera ad A. Chessa, 11 giugno 1892). Così, nel 1908 si stabilisce a Peckville, colonia di minatori che le autorità statunitensi descrivono popolata da sovversivi, nella quale L. si evidenzia presto come uno dei più attivi propagandisti, tanto da costituirvi un circolo libertario. Nel 1911 conosce Maria Giaconi, appena emigrata anch’ella da Sassoferrato, che sposerà qualche tempo dopo e da cui avrà una figlia. Per l’attività politica può contare sull’aiuto di un fratello, poi espulso dagli usa nel 1922, e soprattutto della moglie. Il 27 gennaio 1916 il tribunale di guerra di Ancona emette mandato di cattura nei suoi confronti per diserzione, poiché L. non ha risposto alla chiamata alle armi; è in questo periodo che conosce Galleani, con il quale avrà un breve scambio epistolare, al pari che con Nella Giacomelli, Ettore Molinari e Malatesta. Negli anni seguenti, le poche notizie che di lui giungono da Peckville continuano a sottolinearne l’intenso impegno propagandistico. Sebbene non mantenga alcuna corrispondenza con i familiari in Italia, L. segue l’andamento del paese attraverso giornali anarchici come «Pensiero e volontà», cui risulta abbonato nel 1924. Prende parte alle agitazioni per Sacco e Vanzetti. La “Rubrica di frontiera” nel 1930 indica che, in caso di rimpatrio, L. è da “fermare, perquisire e condurre nelle carceri giudiziarie Ancona”, ma quando egli si allontana da Peckville durante la Grande crisi è per dirigersi prima a Filadelfia (1935), quindi a New York, dove “lavorerebbe su dei piroscafi mercantili per il trasporto di banane” (Cons. gen. d’Italia a Philadelphia, 4 marzo 1937). Cinque anni prima la Questura di Perugia aveva intercettato una lettera indirizzata a Ernesto Costantini, di Gualdo Tadino, in cui L. chiedeva informazioni precise su Attilio Frontoni, emigrato a Peckville e sospetto di collusione con il fascismo. Dopo la scomparsa della moglie si trasferisce presso una nipote, sempre a New York, dove muore il 4 aprile 1984. (R. Giulianelli) 

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; ivi, Divisione Polizia Politica, ad nomen; Archivio Famiglia Berneri-A. Chessa, Memorie di compagni. Adolfo e Maria Ligi, cass. III.19; Lutti nostri, «Umanità nova», 23 set. 1984.

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Note

Paternità e maternità: Francesco e Comanda Ballanti

Bibliografia

2004

Persona

Collezione

città