LEVIS, Vittorio
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- LEVIS, Vittorio
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Camburzano
- Data di nascita
- November 14 1894
Biografia / Storia
- Nasce a Camburzano (BI) il 14 novembre 1894 da Giuseppe e Rosa Manzone, operaio. Poche e frammentarie sono le notizie su questo anarchico vercellese che si accosta alla militanza in età ormai matura e sulle orme del ben più noto Giovanni Saroglia, cui è legato da stretti vincoli di parentela. Le sue prime iniziative di lotta si verificano in pieno regime fascista quando, approfittando di non essere segnalato dalle autorità di polizia, si incarica di fungere da elemento di interdizione tra un nucleo di fuorusciti aderenti al circolo “Sacco e Vanzetti” di Lione e i militanti torinesi membri del gruppo “Barriera di Nizza”. Rilevante, inoltre, è il suo contributo nell’organizzazione di espatri clandestini e nella distribuzione di fondi alle famiglie dei detenuti. Negli anni della crisi economica, viene schedato quale elemento “di una mentalità prettamente contraria al Regime […] che in determinate contingenze potrebbe anche passare all’azione”. Arrestato nel febbraio 1931 per complotto anarchico, è denunciato alla Commissione Provinciale di Torino che lo sottopone a diffida ai termini dell’art. 166 leggi ps. Il provvedimento disciplinare spinge L. a cercare una via di fuga dall’Italia e alcuni mesi più tardi, servendosi della rete di contatti a lui ben noti, riesce ad eludere i controlli di frontiera ed a raggiungere il territorio francese. Dal 1931 al 1933 si sposta in continuazione tra Mirabel e Chambery, svolgendo un’intensa propaganda antifascista tra gli operai di lingua italiana. Nel frattempo, entra in contatto anche con esponenti della lidu partecipando alla varie iniziative dirette ad ottenere il riconoscimento del diritto d’asilo agli emigrati politici. A metà degli anni Trenta, si stabilisce definitivamente a Lione dedicandosi più che altro a coadiuvare i compagni del circolo “Sacco e Vanzetti” a mantenere operativi i collegamenti con l’Italia. Un rapporto della questura di Torino segnala infatti che, “pur non svolgendo attività politica degna di rilievo, continua a manifestare accesi sentimenti contro il fascismo”. In virtù di questo suo indomito spirito antiautoritario, viene mantenuto dall’OVRA nella lista di sovversivi iscritti nella “Rubrica di frontiera”, con provvedimento di “perquisizione e segnalazione”. Alla fine del 1939, dopo aver inoltrato una serie di richieste in proposito agli organi competenti, ottiene dal governo di Parigi l’acquisizione della cittadinanza francese. S’ignorano data e luogo di morte. (F. Giulietti)
Fonti
- Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; ivi, Ministero dell’Interno, Direzione Generale Pubblica Sicurezza, Affari generali riservati, CCAA, b. 400, f. K1A/Mov. An., AAPP (TO); ivi, Ministero dell’Interno, Divisione Polizia Politica (f. personali), b. 718, f. 51 (Levis Vittorio).
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181
Note
- Paternità e maternità: Giuseppe e Rosa Manzone
Bibliografia
- 2004