LEONI, Tiziano
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- LEONI, Tiziano
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Serra San Quirico
- Data di nascita
- November 11 1866
- Luogo di morte
- Serra San Quirico
Biografia / Storia
- Nasce a Serra San Quirico (AN) l’11 novembre 1866 da Giuseppe ed Enrica Famiglini; falegname. In gioventù fa parte della locale società di mutuo soccorso e del circolo repubblicano “G. Mazzini”; in seguito, proprio con i repubblicani accenderà vivaci polemiche dalle pagine de «L’Agitazione» e de «L’Avvenire sociale». La sua prima sortita da libertario cade alla vigilia delle elezioni politiche del 1897, quando L. firma il manifesto astensionista I socialisti anarchici ai lavoratori italiani. Il 28 maggio 1900 ha modo di ribadire la sua ostilità al parlamentarismo nel corso di una conferenza a Serra San Quirico; nel luglio successivo si impegna nella raccolta di fondi contro il domicilio coatto e qualche settimana più tardi è fra quanti si dichiarano anarchici sulle colonne de «L’Agitazione» a sostegno dei compagni processati in quei giorni per associazione sediziosa. L. mantiene corrispondenze epistolari con esponenti dell’anarchismo in Argentina, dai quali riceve fra l’altro il giornale «La Nuova civiltà» (Buenos Aires). Il 12 agosto 1907 viene denunciato per avere promosso un corteo a dispetto del divieto opposto dalle autorità. L. partecipa ai congressi libertari umbro-marchigiani che si tengono a Fabriano il 9-10 febbraio 1913 e il 17-18 maggio dell’anno seguente. La polizia lo indica come “il capo del gruppo anarchico di Serra S. Quirico”: è lui, fra l’altro, a presentare Malatesta alla gente del suo paese il 10 maggio 1914, in occasione di un comizio antimilitarista. Denunciato per i fatti della Settimana rossa, L. continua a professarsi anarchico anche durante il fascismo e nel gennaio 1936 viene diffidato per avere spedito a Mussolini una lettera dove lamenta il mancato accoglimento, da parte del suo comune, della domanda per il sussidio che spetta alle famiglie povere dei richiamati nell’esercito. Nell’ottobre 1940 è radiato dall’elenco degli schedati. Muore a Serra San Quirico il 18 luglio 1946. (R. Giulianelli)
Fonti
- Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; Archivio di Stato Ancona, Questura, Anarchici, b. 14, ad nomen; ivi, Questura, Sorvegliati politici 1900-1943, b. 58a, ad nomen.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181
Note
- Paternità e maternità: Giuseppe ed Enrica Famiglini
Bibliografia
- 2004