CERQUETTI, Childerico

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
CERQUETTI, Childerico

Date di esistenza

Luogo di nascita
Roma
Data di nascita
August 27 1873

Biografia / Storia

Nasce a Roma il 27 agosto 1873 da Claudio e Eugenia Branca, avvocato. Avviato agli studi classici dal padre, un impiegato governativo, è legato da profonda amicizia con l’anarchico romano Cherubino Cherubini di qualche anno maggiore di lui che lo avvicina alle idee rivoluzionarie. Dopo l’arresto del suo amico a seguito dei “fatti di Piazza S. Croce in Gerusalemme” del 1° maggio 1891, quando il comizio romano, animato dalla presenza di Amilcare Cipriani, degenera in gravi disordini tra partecipanti e forze dell’ordine provocando un morto e centinaia di feriti tra i dimostranti, C. decide di abbandonare Siena, dove si era trasferito per proseguire i suoi studi. Rientrato nella capitale diviene “assiduo dei più ardenti giovani anarchici e si distingue nelle dimostrazioni da questi organizzati in favore di A. Cipriani”, così come segnala la Prefettura di Roma. Sull’onda della repressione dei moti del dicembre in Sicilia contro il rincaro delle farine, a Roma nel 1894 si susseguono una serie di esplosioni di bombe ma la maggioranza degli anarchici sono estranei a questi accadimenti. La repressione suscitata dai moti e il varo di provvedimenti liberticidi provoca una serie di dimostrazioni di protesta. C. è tra i protagonisti di queste manifestazioni contro le leggi eccezionali del luglio 1894, iniziative che si tengono solitamente quando in piazza Colonna confluisce gente per una serie di concerti. Arrestato il 9 agosto insieme ad altri anarchici per “associazione a delinquere” e “istigazione al delitto” viene rimesso in libertà con sentenza del 3 dicembre. I ripetuti fermi e le continue diffide a cui è sottoposto non lo distolgono dalla propria attività di propaganda e mantiene corrispondenza con altri autorevoli anarchici italiani. Nella fase di riorganizzazione del movimento tra il 1896 e 1897  è tra i più influenti e alla guida del gruppo “Rivendicazione”. A lui è affidata l’organizzazione della distribuzione de «L’Agitazione» di Ancona. Tiene numerose conferenze private contro l’istituto del domicilio coatto e per la sua abolizione. Dopo un breve allontanamento dal movimento a seguito di alcune polemiche, lo si trova quale agitatore in una serie di proteste contro degli aumenti praticati dai negozianti romani nell’ottobre del 1897. Laureatosi in giurisprudenza fa pratica nello studio di Merlino e si dedica alla causa anarchica. Il deteriorarsi delle condizioni economiche e l’aumento dei prezzi del pane e dei cereali seguito a un cattivo raccolto fanno da catalizzatori all’esplosione del radicato malessere popolare nel gennaio del 1898. I moti che si estendono dal Nord al Sud Italia vedono coinvolta anche Roma dove un manifestino, forse elaborato dallo stesso C. , esorta “i soldati alla disobbedienza ai capi che li avrebbero guidati alla repressione”. Deferito in stato di latitanza per i fatti intercorsi tra il gennaio e il maggio viene prosciolto dalle imputazioni di “associazione a delinquere e istigazione all’odio tra le classi” dalla locale Camera di Consiglio. È tra i firmatari di un appello su «L’Agitazione» in solidarietà degli anarchici processati per associazione sediziosa ad Ancona nel luglio 1900. Nel carteggio sequestrato durante la repressione del luglio figura tra gli abbonati, corrispondenti e rivenditori del giornale. È tra i redattori del numero unico romano «L’Agitazione» (1901).  Esercita la professione di avvocato ma ben presto abbandona l’Italia per Parigi e contro di lui viene emesso nel 1914 mandato di comparizione per furto qualificato. Viene rintracciato a Rosario in Argentina dove non sembra entrare in contatto con anarchici o antifascisti. Nel 1925 gli viene accordata la cittadinanza argentina. Sembra allontanarsi definitivamente dal movimento e di lui si perdono progressivamente le tracce. S’ignorano data e luogo di morte. (I. Del Biondo)
 

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen.

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Note

Paternità e maternità: Claudio e Eugenia Branca

Bibliografia

2003

Persona

Collezione

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