LEONARDI, Emilio Emidio
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- LEONARDI, Emilio Emidio
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Ascoli Piceno
- Data di nascita
- August 5 1889
- Luogo di morte
- Courbevoie
Biografia / Storia
- Nasce a Ascoli Piceno il 5 agosto 1889 da Giovanni e Pacifica Valori, meccanico. Anarchico antimilitarista, viene più volte condannato dalla Pretura ascolana per minacce, oltraggio, violenza e resistenza alle forze dell’ordine. Trasferitosi a Milano nel 1912, vi si fa notare perché interviene alle iniziative anarchiche. Chiamato alle armi, è assegnato, per punizione, alla compagnia di disciplina di San Leo, dove resta dall’agosto al dicembre 1913. Amico di Antonio Moroni, scrive l’articolo Per il disonore del militarismo ed a vergogna di chi lo governa («Volontà», 24 gen. 1914), e il 7 giugno assume la presidenza del comizio privato di Milano contro le compagnie di disciplina. L’8 giugno viene arrestato per aver collocato una bottiglia esplosiva nel Parco di Milano, sotto il palco delle autorità, e di averla fatta esplodere durante una rivista militare. Il 28 novembre è cacciato dal capoluogo lombardo, perché sospettato di fabbricare ordigni dinamitardi, ed è “rimpatriato” a Ascoli Piceno. Al principio del 1915 torna a Milano, partendone subito per la Francia, insieme a Moroni, per arruolarsi nel Corpo dei volontari italiani (garibaldini). Incorporato nella prima Compagnia, di stanza a Lione, dopo lo scioglimento del Corpo lavora per qualche tempo in un calzaturificio di Villeurbanne. Rientrato in Italia nel giugno seguente, è chiamato alle armi e segnalato alle autorità militari per il suo passato di sovversivo. Soldato nella milizia territoriale di Verona, diserta e il 25 agosto 1916 arriva a Ginevra, dove si lega agli anarchici italiani ed elvetici. Il 3 settembre viene arrestato nel quartiere Plainpalais di Ginevra “per scandalo e ribellione”, insieme a Federico Giordano Ustori, Enrico Arrigoni, e Dario Fieramonti, e il 12 settembre è espulso dalla Confederazione. Al rifiuto delle autorità tedesche di fargli raggiungere l’Olanda, quelle elvetiche rispondono internandolo nel campo di concentramento di Witzwill. Verso la metà del 1918 viene segnalato in Germania, nel Würtemberg, insieme ad Arrigoni, Giordano e Fieramonti, poi si stabilisce a Berna. Perseguitato dalle autorità svizzere, viene cacciato dalla Confederazione il 24 maggio 1921 e rientra a Milano, dove non dà luogo a particolari rilievi sino alla metà del 1923, allorché emigra in Francia, con regolare passaporto, e si ferma ad Antibes. Schedato dalla Prefettura milanese il 14 giugno 1924, risiede, fino al 2 maggio 1925, ad Asnières, presso Parigi, poi viene dato per irreperibile fino al 17 settembre 1929, quando muore a Courbevoie, a seguito di investimento automobilistico. Pochi giorni dopo il suo vecchio amico Giordano Ustori gli dedica un commosso necrologio. (G. Ciao Pointer – M. Lenzerini, G. Piermaria)
Fonti
- Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; ivi, Pubblica Sicurezza 1919, b. 98, J4, Movimento sovversivo all’estero. Svizzera; «La Suisse», 1° ott. 1916; F. Ustori, Lutto anarchico, «L’Adunata dei refrattari», 19 ott. 1929; F.G., La morte del compagno Emilio Leonardi, «Vogliamo!», ott. 1929.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181
Note
- Paternità e maternità: Giovanni e Pacifica Valori
Bibliografia
- 2004