CELENTANO, Arturo
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- CELENTANO, Arturo
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Nola
- Data di nascita
- October 31 1890
Biografia / Storia
- Nasce a Nola (na) il 31 ottobre 1890 da Salvatore e Filomena De Falco, bibliotecario. Tormentato da precoci disturbi nervosi, non segue regolari corsi di studi, ma si forma una solida cultura sui classici di filosofia e scienze economiche e sociali. Pacifista, giunge al socialismo quando accetta la violenza come stato d’animo e risposta proletaria all’oppressione borghese. Passato ai sindacalisti, si schiera poi con gli anarchici favorevoli all’organizzazione e a gennaio del 1920 è a Milano dove frequenta l’USI e si incarica della propaganda nel Veneto. Spostatosi a Mestre, inizia un lavoro sfibrante, fatto di comizi e contraddittori con oratori socialisti: parla spesso a Bologna, durante una vertenza di operai statali, a Chioggia, per commemorare un socialista ucciso in piazza San Marco, a Mestre, dove è spesso impegnato al Circolo “P. Gori”, alla sezione socialista e alla Lega Proletaria degli invalidi e reduci di guerra. Il 1° luglio è a Bologna, al II congresso dell’Unione anarchica italiana, poi, malgrado una denuncia per istigazione a delinquere e calunnia, allarga la sua sfera d’azione all’Emilia e si stabilisce a Monselice. L’intenso lavoro politico logora però la sua fragile fibra e il 20 agosto 1921, colto da un collasso nervoso, è chiuso nel manicomio di S. Servolo. Esce a dicembre, sfugge alla polizia, ma è rintracciato a Napoli e sottoposto a stretta vigilanza. Nel 1922, vinto probabilmente dalle ricorrenti difficoltà nervose e da un bisogno di serenità inconciliabile con la militanza, aderisce al fascismo, ma le autorità non gli credono e il 2 giugno 1923, fermato a Como per misure di Pubblica sicurezza e dichiarato pericoloso per sé e per gli altri, finisce di nuovo in manicomio. Esce dopo un mese, ritorna a Napoli e, nonostante la continua vigilanza, si riprende. Due anni dopo, però, inizia un calvario le cui tappe sono scandite dai trasferimenti da un ospedale psichiatrico a un altro: il 5 luglio 1925 a Roma, il 20 settembre 1932 ad Aversa, il 19 giugno 1940 a Nocera Inferiore, dov’è ancora chiuso nel 1942. S’ignorano data e luogo di morte. (G. Aragno)
Fonti
- Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; Archivio dello Stato - Napoli, Gabinetto di Questura, Terza serie (1919-32), b. 688, f. Volontà. Giornale anarchico di Ancona.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181
Note
- Paternità e maternità: Salvatore e Filomena De Falco
Bibliografia
- 2003