CEI, Gaddo Curzio

Tipologia Persona
Cei Gaddo
Cei Gaddo

Intestazione di autorità

Intestazione
CEI, Gaddo Curzio

Date di esistenza

Luogo di nascita
Pontedera
Data di nascita
19 Febbraio 1905
Luogo di morte
Catalogna
Data di morte
7 Settembre 1938

Attività e/o professione

Qualifica
Bracciante agricolo

Nazionalità

Italiana

Biografia / Storia

Nasce a Pontedera il 19 febbraio 1905 da Giuseppe Egidio e Emma Nesti, bracciante agricolo. Scarna è la documentazione sulla sua attività prima dell’espatrio clandestino in Francia avvenuto nel 1930. Con la famiglia si trasferisce per motivi di lavoro prima a Lari poi a Piombino città con forti tradizioni anarchiche e nella quale probabilmente acquisisce le prime basi della propria formazione politica. Per l’espatrio clandestino viene denunciato il 12 dicembre 1930 e condannato in contumacia a sei mesi di reclusione poi successivamente prosciolto per amnistia. Nel giugno del 1931 viene segnalato dalla polizia come “anarchico ed attivo antifascista da fermare”. Il 29 gennaio del 1934 viene iscritto nella «Rubrica di frontiera» per il “provvedimento di arresto”. Ad Arles, città dove è presente una forte e combattiva comunità di toscani di sentimenti antifascisti, Cei ha stabilito la propria residenza e dove continua la sua attività politica nelle file del movimento anarchico. Alla fine del 1936 le autorità italiane registrano il suo trasferimento in Spagna. Arruolatosi come volontario nella 2a compagnia del BTG Garibaldi con il grado di sergente, da una nota di Pietro Pavanin risulta iscritto al PCdI dal 1937 nella sezione quadri del PCE. Muore nella battaglia dell’Ebro nella notte tra il 6 e il 7 settembre del 1938. (F. Bertolucci)

Una lapide posta nell’atrio del Comune di Pontedera ricorda il sacrificio di Cei e di Franco Niccolaioni:

Col grido oggi in Spagna domani in Italia partirono / giovani esuli antifascisti in Francia / a difesa della repubblica popolare spagnola / contro il franchismo ed il fascismo internazionale. / Bagnarono con loro sangue le terre di Guadalaiara / Estremadura, Saragozza / ed i sassi delle colline dell'Ebro. / Nel segno della libertà con alto spirito internazionalista / operai del sapere proletario caddero per l'esempio / ai giovani combattenti nella Resistenza di allora / e di sempre per battere il fascismo nel mondo / NICCOLAIONI FRANCO Fronte di Saragozza 26 8 1937 / CEI GADDO Fronte dell'Ebro 6 9 1938. L'Amm. Civica 4 giugno 1977.

Fonti

Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; Российский Государственный Архив Социально-Политической Историй - Archivio di stato russo di storia sociale e politica (RGASPI), fondo Интербригады Республиканской Армий Испании¸ (Brigate internazionali dell'Esercito repubblicano spagnolo) - fondo 545. Estremi cronologici: 01/02/1940-30/09/1940. Annotazioni: Op.6, D.491 Breve descrizione dei volontari italiani, compilata da Pavanin (C). In questa fonte archivistica il nominativo risulta nella versione Cei Cunzio; Ib., fondo Личные дела по странам (Fascicoli personali per paesi) - fondo 495. Annotazioni: Op.221, D.3431. Il fascicolo porta il titolo Chei Kurtsio.

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Bibliografia

G. Calandrone, La Spagna brucia, Roma 1974, p. 392; La Spagna nel nostro cuore. 1936-1939, Tre anni di storia da non dimenticare, Roma 1996, ad indicem; Il Battaglione Garibaldi, cronologia a cura di A. López, Roma 1990; Ora e sempre Resistenza. Testimonianze dei protagonisti e documenti, Pisa 1995, p. 43; F. Bertolucci, Cei Gaddo Curzio, Dizionario Biografico degli Anarchici italiani, t. 1, Pisa, BFS, 2003, Pisa, p. 369; Volontari antifascisti toscani nella guerra civile spagnola / a cura di Ilaria Cansella e Francesco Cecchetti, Grosseto, ISGREC, Arcidosso, Effigi, 2012, p. 131.

 

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