CECCONI, Medardo

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
CECCONI, Medardo

Date di esistenza

Luogo di nascita
Pontedera
Data di nascita
15 Agosto 1898

Attività e/o professione

Qualifica
Muratore
Qualifica
Venditore ambulante

Nazionalità

Italiana

Biografia / Storia

Nasce a Pontedera il 15 agosto 1898 da Pasquino e Rosa Pardini, muratore e venditore ambulante. Cresce nel borgo de La Rotta dove frequenta la comunità dei fornaciai e si forma politicamente. Giovanissimo si avvicina al movimento libertario e nel 1921 è uno degli animatori degli Arditi del popolo e nello stesso anno è registrato dalle autorità il suo passaggio nelle file comuniste. Il 18 settembre 1921 insieme ad un nutrito gruppo di antifascisti da Pontedera si dirige in tram verso San Benedetto (frazione del Comune di Cascina) per assistere ad comizio organizzato dalle leghe confederate in risposta ai licenziamenti e alla riduzione del salario dei lavoratori del piano di cascinese, all'iniziativa dovranno intervenire come oratori il deputato socialista Lorenzo Ventavoli e il ferroviere pisano Paris Pagliai. Il tram, passato l'aggregato urbano di Cascina, viene aggredito da una scarica di colpi di rivoltella sparati da un piccolo gruppo di fascisti che, commesso il fatto, si dà alla fuga. Nell'aggressione rimangono uccisi Paris Profeti, segretario della sezione socialista di Pontedera, e il libertario Corrado Bellucci, mentre Cecconi, ferito, viene trasportato all'Ospedale di Pontedera. Nell’ottobre del 1923 emigra in Francia stabilendosi a Parigi ove lavora come manovale presso un’impresa edile. Tra 1925 e il 1927 si sposta a Marsiglia, poi a Aubagne svolgendo sempre una continua e attiva propaganda comunista. In un cenno biografico redatto dalla Prefettura di Pisa il 25 maggio 1925 è descritto come un “ripo violento, irrequieto, sprezzante dell’Autorità, ha poca o nulla cultura, non è capace di tenere conferenze, ma ha l’arte di incitare i propri compagni. Nelle manifestazioni di piazza è uno dei più scalmanati”. Nella seconda metà degli anni Trenta Cecconi fa perdere le sue tracce e interrompe i rapporti epistolari con la famiglia. Secondo l’Ambasciata italiana vive ancora a Aubagne ma tra il 1937 e il 1938 è segnalato nella Spagna repubblicana, dove fa parte di una imprecisata formazione militare antifranchista. Secondo quanto viene raccolto a Pontedera da alcuni informatori di polizia, così come trasmesso dal Prefetto di Pisa al Ministro dell’Interno, sarebbe stato catturato dai franchisti e fucilato, anche se la notizia non è mai stata confermata dalle stesse autorità. In una missiva del Prefetto di Pisa al Ministro dell’Interno dell’agosto del 1942, sempre facendo riferimento a informazioni reperite a Pontedera, si comunica invece che Cecconi sarebbe ancora residente a Aubagne nel quartiere Pin Verde. S'ignorano luogo e data di morte. (F. Bertolucci)

Fonti

Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen.

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Archivi

Il sanguinario brigantaggio fascista dilaga in Toscana. Il feroce eccidio di Cascina, «L'Avanti!», 23 settembre 1921.

Bibliografia

Antifascisti nel Casellario Politico Centrale, 18 voll., Roma, 1989-1994, v. 5, p. 400; La Spagna nel nostro cuore. 1936-1939. Tre anni di storia da non dimenticare, Roma, AICVAS, 1996, p. 131;F. Bertolucci, Cecconi Metardo, Dizionario Biografico degli Anarchici italiani, 2 voll., Pisa, BFS, 2003-2004, t. 1, p. 366; Volontari antifascisti toscani nella guerra civile spagnola, a cura di I. Cansella e F. Cecchetti, Grosseto, ISGREC, Arcidosso, Effigi, 2012, ad indicem.

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