​LAPI, Leonello

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
​LAPI, Leonello

Date di esistenza

Luogo di nascita
San Giovanni Valdarno
Data di nascita
January 1 1883
Luogo di morte
San Giovanni Valdarno

Biografia / Storia

Nasce a San Giovanni Valdarno (AR) nel 1883 da Pietro e Marianna Burini, manovale. La sua è una famiglia di tradizioni sovversive, anche il fratello Giuseppe, di sette anni più giovane e che poi si trasferirà a Genova, è militante anarchico. Schedato come sovversivo dal 1904, L. eserciterà per un lungo periodo della sua vita il mestiere di manovale, quindi quello di ferroviere. Nel 1907 è già fra gli esponenti più conosciuti del Gruppo socialista anarchico del paese, insieme a Lamberto Guastini e Silvio Gavazzi, diffusore de «Il Libertario». Promuove, insieme al fratello Giuseppe, il convegno anarchico della provincia di Arezzo che si tiene a San Giovanni nell’ottobre 1912 (principali punti all’odg: organizzazione politica ed organizzazione economica). Da qui si pongono le basi, per la costituzione dell’Unione Anarchica Valdarnese, composta da diversi gruppi locali. Nel 1913 sottoscrive un comunicato di presa di posizione contro alcuni anarchici sangiovannesi che hanno optato per il voto socialista alle elezioni politiche. L’anno seguente, mentre è attivo nella mobilitazione antimilitarista e contro la guerra, viene nominato responsabile della commissione di corrispondenza del gruppo. Partecipa alla campagna di sottoscrizione pro «L’Avvenire anarchico» e «Volontà», “protestando contro i sovversivi di ieri”. Aderisce al convegno anarchico nazionale contro la guerra che si tiene a Pisa il 24 gennaio 1915. Radiato dal Casellario Politico Centrale nel 1928 in quanto considerato non più pericoloso, continua tuttavia a professare le proprie idee. Rimane in contatto con il fratello Giuseppe, che è stato confinato a Ponza. È attivo nella cospirazione antifascista e quindi nella resistenza. È persona che gode stima e grande reputazione pubblica. Nel 1945 è eletto presidente della Cooperativa di consumo ferrovieri, lo spaccio di generi alimentari più importante nella zona dopo quello dei minatori. Contribuisce, con Alfonso Manzuoli, alla ricostituzione del movimento in Valdarno nel dopoguerra (le riunioni si tengono nella fiaschetteria di Armida Pandolfi e Gino Brilli a San Giovanni). Responsabile del gruppo “Pietro Gori”, aderente alla FAI, nel 1950 firma in tale veste un comunicato contro i sostenitori del movimento “orientato e federato” ispirato da Pier Carlo Masini (“convinti come siamo che l’anarchismo non può e non deve essere guidato da nessuna minoranza agente”). I “masiniani” hanno il loro referente locale in Agitatore Posfortunati, promotore di una scissione dal gruppo. Negli anni Sessanta L. continua a sostenere il movimento e a seguire la stampa anarchica. Muore, dopo lunga malattia, a San Giovanni Valdarno il 25 febbraio 1974. I compagni e i familiari gli danno l’estremo saluto con un funerale in stretta forma civile. «Umanità Nova» ne ricorda brevemente la figura: “fu tra i tanti perseguitati e mai si smentì”. (G. Sacchetti) 

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; Archivio comunale di San Giovanni Valdarno, 1945, prospetto delle cooperative esistenti in comune; [Necrologio], «Umanità nova», 30 mar. 1974.
 
Bibliografia: «Il Libertario», 30 mag. 1907, 26 set. 1912; «L’Avvenire Anarchico», 11 ott. 1912, 29 nov. 1912, 3 apr. 1913, 1° mag. 1913, 26 giu. 1914, 22 ott. 1914, 3 dic. 1914; «Umanità nova», 10 dic. 1950, p. 4, S. Giovanni Valdarno; G. Sacchetti, Sovversivi in Toscana (1900-1919), Todi 1983; I. Tognarini, S. Nannucci (a cura di), Una comunità valdarnese tra antifascismo, guerra e ricostruzione, Napoli 1995; G. Sacchetti, Presenze anarchiche nell’Aretino dal XIX al XX secolo, Pescara 1999. 

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Note

Paternità e maternità: Pietro e Marianna Burini

Bibliografia

2004

Persona

Collezione

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