CAVALAZZI, Antonio

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
CAVALAZZI, Antonio

Date di esistenza

Luogo di nascita
Lugo
Data di nascita
September 6 1877
Luogo di morte
Tewksbury

Biografia / Storia

Nasce a Lugo (Ra) il 6 settembre 1877 da Sante e Barbara Verlicchi, barbiere. Frequenta solo fino alla 2a classe elementare, formandosi poi la sua prima educazione politica attraverso l’ascolto di qualche conferenza e la lettura di articoli di giornale e opuscoli di propaganda. Entra ancora adolescente nel movimento anarchico, attirandosi ben presto le persecuzioni delle autorità. Secondo quanto riferisce L. Galleani “non aveva quindici anni allorchè nel 1891 col Raulli, col Lacchini, con altri come lui giovanissimi, costituì, in quella roccaforte del partito repubblicano, allora più che mai fervido quanto intollerante settario deciso, quel gruppo di Giovani Ribelli nel quale gli adepti, armati trucemente di qualche giornale facinoroso e di pochi opuscoli da un soldo, cospiravano alla distruzione dell’ordine sociale”. La reazione non si fa attendere e nel 1893, dopo alcuni episodi repressivi di minore rilievo, ben 15 componenti del gruppo sono processati dal Tribunale di Ravenna, accusati di avere costituito una “associazione a delinquere”. Tra gli imputati, tutti di età compresa tra i 17 e i 28 anni, ci sono effettivamente Ferdinando e Serafino Raulli, Vivaldo Lacchini e Giovanni Marzetti ma non C. (a differenza di quanto scrive Galleani, per il quale inoltre l’episodio si collocherebbe nel 1891), forse prosciolto in istruttoria per la giovanissima età. In ogni caso l’anno successivo, dopo l’introduzione nel luglio 1894 delle leggi repressive volute da Crispi, neppure l’età lo salva dall’invio al domicilio coatto, prima a Porto Ercole poi soprattutto alle Tremiti. Qui, a contatto con tanti suoi compagni di fede più maturi ed esperti, spesso colti e intelligenti, avviene la sua vera formazione culturale. Nel 1900 ripara all’estero, in Svizzera, sembra per evitare ancora tre anni di reclusione. Si stabilisce inizialmente a Biasca, nel Canton Ticino, per un anno e mezzo circa, svolgendo attività sindacale. A questo periodo risalgono le sue prime prove giornalistiche, con una collaborazione occasionale e saltuaria a «Lo Scalpellino» redatto da Frangi. Nel 1901 si trasferisce a Ginevra, dove si unisce ai fondatori e ai primi collaboratori de «Il Risveglio». Già compare come firma lo pseudonimo “Hursus” (poi “Ursus”) che diventerà per lui abituale, mentre la sua collaborazione al giornale si fa più regolare e sistematica. Un suo trafiletto nella rubrica da lui curata Brevi Note, apparso su «Il Risveglio» del 18 gennaio 1902, riguardante l’operato di Crispi e la responsabilità della monarchia italiana, provoca un incidente diplomatico tra Svizzera e Italia, con il richiamo in patria per diversi mesi dei rispettivi ambasciatori. Sul momento C. sfugge all’espulsione perché la polizia elvetica ritiene Bertoni autore dell’articolo incriminato, ma pochi mesi dopo lo sciopero generale dell’ottobre 1902, con centinaia di altri compagni è espulso dalla Svizzera. Si reca a Parigi, dove è attivo nel sindacato dei barbieri ed è collaboratore assiduo del «Coiffeur», partecipando a tutte le agitazioni indette dalle Bourses du Travail. Continua inoltre a inviare corrispondenze a «Il Risveglio». Lascia Parigi su invito dei compagni americani e emigra negli Stati Uniti, a Barre nel Vermont, per aiutare Galleani nella redazione di «Cronaca sovversiva». Tra l’altro, il 18 maggio 1907 pubblica sul periodico un dettagliato resoconto del processo a Galleani che si svolgeva dal 24 aprile a Paterson, per il ruolo da lui avuto nel grande sciopero dei lavoratori tessili del 1902. Quando Galleani si assenta dalla redazione per compiere lunghi giri di propaganda con conferenze nelle maggiori città degli Stati Uniti, è C. a sostituirlo. Gracile di costituzione e schivo (Galleani lo definirà “l’uomo dall’architettura sparuta, dallo sguardo scialbo, dalla parola atona ed avara, che pareva convergere ogni suo studio a celarsi, a nascondersi, a passare fra la gente ignorato, inosservato”), dimostra nondimeno un carattere determinato e una forte volontà. Minato da un male che non perdona, viene ricoverato nel sanatorio di Tewksbury nel Massachusetts, dove resta per oltre 20 mesi, gli ultimi dei quali trascorsi in una “consapevole disperata agonia”. Continua a collaborare fino all’ultimo a «Cronaca sovversiva», la cui sede dal 1912 è trasferita a Lynn, Massachusetts. Muore a Tewksbury nel luglio 1915.

Fonti

Fonti: Processo degli anarchici lughesi, «La Propaganda» (Imola), 24 set. 1893; Antonio Cavalazzi, «Il Risveglio», 31 lug. 1915; Antonio Cavalazzi, «Il Libertario», 5 agosto 1915.

Bibliografia: Mentana [L. Galleani], Antonio Cavalazzi, «Cronaca Sovversiva», 17 e 24 lug. 1915 (poi in L. Galleani, Figure e figuri, Newark 1930); U. Fedeli, Luigi Galleani, Cesena 1956; R. Cappelli, La fondazione della «Cronaca sovversiva», «Volontà», mag.-giu. 1972; F. Biagini, «Il Risveglio» (1900-1922), Manduria 1992; G. Bottinelli, Luigi Bertoni. La coerenza di un anarchico, Lugano 1997.

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Note

Paternità e maternità: Sante e Barbara Verlicchi

Bibliografia

2003

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