CATALANO, Antonino
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- CATALANO, Antonino
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Mazara del Vallo
- Data di nascita
- March 18 1907
- Luogo di morte
- Mazara del Vallo
Biografia / Storia
- Nasce a Mazara del Vallo (tp) il 18 marzo 1907 da Antonino e Carmela Giaramita. Contadino autodidatta (soprannominato “Nino” e “Piantaporri”), per qualche tempo impiegato del dazio, incarico affidatogli dal Fascio locale perché ha un braccio paralizzato fin dall’infanzia e la madre a carico, aderisce nel 1937 al Fronte Unico Antifascista Italiano che, costituitosi in Sicilia clandestinamente fin dal 1933, falcidiato dagli arresti ma rimasto operativo in diverse località, conosce una improvvisa vitalità a Mazara allo scoppio della guerra civile spagnola. Nel FUAI, promosso da comunisti eterodossi, confluiscono anche uomini e gruppi della sinistra non marxista, dando vita a quell’esperienza “frontista” che, proseguita specialmente a Trapani, a Catania e nell’agrigentino nel secondo dopoguerra, porterà all’assorbimento nel pci di gran parte degli anarchici che vi partecipano. Il 1° maggio 1937, in collaborazione col cugino Francesco Russo, contadino, e col comunista Vincenzo Marzo, falegname, C. organizza una manifestazione antifascista consistente nello stampigliare scritte sovversive sui muri della città e nell’issare una bandiera rossa sul pennone del castello normanno. Svolta la prima parte del programma, i promotori vengono arrestati dalla polizia fascista che, nella perquisizione effettuata in casa di C., rinviene la bandiera rossa e un opuscolo anarchico. Il 10 giugno è assegnato per cinque anni al confino prima di Tremiti e poi di Ventotene (dove conosce Paolo Schicchi e Alfonso Failla). Insieme a lui, sono confinati per lo stesso motivo Matteo Asaro, Antonino Di Gaetano, Vincenzo Giametta, Vincenzo Marzo, Nicola Modesto e Francesco Russo. Il 30 aprile 1942, finito il periodo di confino, viene trattenuto quale internato. Sarà liberato solo in seguito alla caduta del fascismo. Il 5 settembre 1943 partecipa, in rappresentanza degli anarchici siciliani, alla riunione nazionale che si svolge a Firenze allo scopo di riprendere le pubblicazioni di «Umanità nova» e costituire la Federazione Comunista Anarchica Italiana, aperta agli anarchici di tutte le tendenze. Rientra in Sicilia alla fine dell’anno, e subito si prodiga per la rinascita del movimento, partecipando al convegno anarchico di Palermo del 3-4 settembre 1944 e organizzandone un altro, dei gruppi “comunisti libertari” di Mazara, Trapani e Castellammare del Golfo, che si tiene a Mazara il 22 luglio 1945. Ma il tentativo da lui promosso di costituire una FCL della Sicilia, d’intonazione “frontista”, è presto destinato ad abortire per mancanza di aderenti. Dal successivo convegno di Trapani del 14 marzo 1946, nasce invece la Federazione Anarchica Trapanese “Carlo Cafiero”, a cui si deve un decisivo impulso per la fondazione a Palermo, il 2 marzo 1947, della Federazione Anarchica Siciliana. Il gruppo “Giordano Bruno” di Mazara, a cui aderiscono anche iscritti a vari partiti di sinistra, dopo un periodo di intensa attività, durante il quale C., affiancato da Antonio Maniscalco, promuove la costituzione di una biblioteca circolante, ripiega nella collaborazione con il pci e la CdL comunista, estinguendosi gradatamente. C., che ha intanto ripreso il suo posto di impiegato del dazio, si ritira dalla vita attiva del movimento alla metà degli anni cinquanta, pur conservandosi “fedele all’ideale anarchico” fino agli ultimi giorni di vita. Si spegne a Mazara del Vallo il 12 dicembre 1980.
Fonti
- Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; ivi, Conf. Pol., ad nomen; Archivio degli anarchici siciliani – Ragusa, Archivio Nicolò e Paolo Schicchi, Corrispondenza politica, Filippo Gramignano a Paolo Schicchi, Trapani 25 mag. 1950; A. Carrato, [Antonino Catalano], «Rivista storica del socialismo», 18 gen. 1981.
Bibliografia: G. Cerrito, La rinascita dell’anarchismo in Sicilia, Genova 1956; P. Gurrieri, La rinascita dell’anarchismo in Sicilia dopo l’ultima guerra, «Sicilia Libertaria», mar. 1979; S. Carbone, L. Grimaldi, Il popolo al confino. La persecuzione fascista in Sicilia, Roma 1989, ad nomen; G. Micciché, La Sicilia tra Fascismo e Democrazia, Ragusa 1985, pp. 110; P. Finzi (a cura di), Insuscettibile di ravvedimento. L’anarchico Alfonso Failla (1906-1986): carte di polizia, scritti, testimonianze, Ragusa 1993, p. 73.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181
Note
- Paternità e maternità: Antonino e Carmela Giaramita
Bibliografia
- 2003