CASTELLANI, Dario

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
CASTELLANI, Dario

Date di esistenza

Luogo di nascita
Galluzzo (FI)
Data di nascita
06/10/1894
Luogo di morte
Firenze
Data di morte
30/04/1969

Attività e/o professione

Qualifica
Fornaio

Nazionalità

Italiana

Biografia / Storia

Nasce a Galluzzo (fi) il 6 ottobre 1894 da Giuseppe e Eugenia Sorbi, fornaio. A diciotto anni è tra i membri della Unione Anarchica Fiorentina appena sorta poco prima dello scoppio della guerra mondiale. Durante il conflitto, fa parte del gruppo locale dei Fasci Operai Rivoluzionari promossi dal Congresso nazionale clandestino del giugno 1916. Molto attivo nel Biennio rosso, partecipa all’insurrezione di Firenze della fine febbraio 1921. Per sfuggire al conseguente processo, nel settembre 1923 espatria clandestinamente, seguito poco dopo dalla compagna Fosca Corsinovi con la figlia di tre anni. Si stabilisce a Marsiglia dove trova lavoro in una panetteria. In questa città contribuisce a creare uno dei gruppi più vivaci dell’emigrazione libertaria a cui fa capo un Comitato pro-vittime politiche molto attivo. La polizia fascista lo considera pericoloso al pari dell’altro gruppo operante a Marsiglia, quello del quartiere Belle-de-Mai per lo più composto da meridionali vicini alle posizioni di Paolo Schicchi. Di certo, tra il 1927 e il 1929 C. agisce in stretto contatto con Berneri, impegnato allora anche nell’azione diretta, ed è ritenuto “uno dei maggiori, se non il maggiore, degli esponenti del partito anarchico di Marsiglia”. Il Governo di Roma ne ottiene finalmente l’espulsione nel giugno 1930. C. e la Corsinovi devono allora separarsi, Fosca rimane a Marsiglia con la bimba, C. ripara in Belgio. Nella primavera del 1931, raggiunge la Spagna dove la nuova repubblica sembra ben disposta verso gli esuli antifascisti. A Barcellona C. con Pietro Bruzzi e Virgilio Gozzoli organizzano un “Ufficio Libertario di corrispondenza”. In realtà il clima politico in Spagna si dimostra presto tutt’altro che favorevole per i libertari. Già in novembre C. si sposta in Algeria e di lì, ai primi del 1934, a Tunisi dove esiste da lunga data una piccola ma vivace comunità anarchica, rinvigorita nel 1932 dall’arrivo di Gigi Damiani anche lui transfuga dalla Catalogna. C. viene però individuato e reimbarcato il 1° settembre 1935 per la Francia dove le autorità gli hanno ridato, a patto di condotta irreprensibile, un permesso di soggiorno. C. riprende ma con la necessaria cautela la sua attività a Marsiglia fino alla scoppio della rivoluzione in Spagna. Nel novembre 1936 è con Pacciardi nella brt Garibaldi. Ripassa la frontiera con la Francia solo alla fine del 1938; si mimetizza tra i braccianti della regione ma ai primi del 1939 viene fermato nei pressi di Tolosa e internato nel campo di Argelès-sur-Mer, dove sono ammassati a centinaia i combattenti di Spagna. Con l’occupazione nazista è inviato in un campo di lavoro della zona finché, nell’agosto 1942 chiede il rimpatrio alla Commissione d’armistizio italo-francese. Tradotto a Firenze, il 3 gennaio del 1943 viene confinato per cinque anni a Ventotene dove ritrova molti dei compagni libertari reduci come lui dalla Francia e dalla Spagna. Dopo il 25 luglio viene deportato, con gli altri anarchici, nel campo di concentramento di Renicci d’Anghiari dal quale evade dopo l’8 settembre. C. ripara a Gavinana, nella campagna attorno a Firenze, dove si ricongiunge con Fosca Corsinovi e la figlia. Dopo la liberazione di Firenze partecipa alla riorganizzazione del movimento anarchico locale e nazionale: nel settembre 1945 è tra i delegati di Firenze al i congresso della FAI a Carrara. Muore a Firenze il 30 aprile 1969 colpito da ictus mentre è nella sede della Federazione anarchica fiorentina.

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; Archivio dello Stato - Firenze, Tribunale penale, Processi risolti con sentenza 1923, p. 25; Archivio Biblioteca Franco Serantini, Carte GAAP, Comitato nazionale dei GAAP; Marcel per il Circolo anarchico C. Berneri, Dario Castellani, "Umanità Nova", 11 maggio 1968; Id., I nostri lutti, "L'Internazionale", 15 maggio 1968.


Bibliografia: FAI, Congressi, 1963 p. 46L. Di Lembo, Il movimento anarchico a Firenze (1922-1930), «Città e Regione», dic. 1980; S. Romiti Memorie di Stefano Romiti detto “Bimbo”, Roma 1991; R. Lucetti, Gino Lucetti, l’attentato contro il Duce, 11 settembre 1926, Carrara 2000; L. Di Lembo, Guerra di classe e lotta umana. L’Anarchismo in Italia dal Biennio rosso alla Guerra di Spagna, Pisa 2001, ad indicem; Id., Castellani Dario Dizionario biografico degli anarchici italiani, 2 tomi, Pisa, BFS, 2003-2004, t. 1, pp.341-342; ad vocem, in Dictionaire des militants anarchistes/https://militants-anarchistes.info), cons. il 27 gennaio 2019; Gruppi anarchici d'azione proletaria. Le idee, i militanti, l’organizzazione. Vol. 3. I militanti: le biografie, a cura di F. Bertolucci, Pisa-Milano, BFS-Pantarei, 2019, ad indicem.

Bibliografia

2003

Persona

Collezione

città