CARUSO, Eghilberto
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- CARUSO, Eghilberto
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Civitavecchia
- Data di nascita
- October 22 1898
- Luogo di morte
- Civitavecchia
Biografia / Storia
- Nasce a Civitavecchia (Rm) il 22 ottobre 1898 da Alfredo e Anacleta Mori. Coniugato con Elena Fiorentini da cui ha quattro figli. Come la maggior parte degli anarchici civitavecchiesi lavora al porto come facchino. Si forma politicamente nel circolo libertario “P. Gori”. Arrestato per renitenza alla leva nel luglio 1918, prende parte a tutte le manifestazioni di protesta che si hanno a Civitavecchia nel dopoguerra. Diventa membro del battaglione civitavecchiese degli Arditi del popolo con cui partecipa a tutti gli scontri con le squadre fasciste. Il 31 maggio 1921 è denunciato per possesso di arma e condannato a 75 giorni d’arresto. All’avvento del regime fascista è messo sotto stretta sorveglianza e nel luglio del 1926, nel corso di una perquisizione della sua abitazione, la polizia rinviene tre copie di «Pensiero e volontà» e il monologo L’intermezzo dei senza patria. Un anno dopo è destinato al confino per quattro anni con l’accusa di aver favorito l’espatrio clandestino di un compagno. L’11 novembre 1927 giunge a Lipari dove rimane fino al 22 dicembre dello stesso anno perché graziato. È ammonito ma tiene sempre fede ai suoi ideali continuando a incontrarsi con i compagni: la polizia ne segnala la presenza, nell’agosto 1936, in un’osteria di Civitavecchia dove con altri sorvegliati commenta favorevolmente gli avvenimenti spagnoli. Per questo è diffidato e tenuto sotto vigilanza fino alla caduta del fascismo. Muore a Civitavecchia il 9 febbraio 1961.
Fonti
- Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181
Note
- Paternità e maternità: Alfredo e Anacleta Mori
Bibliografia
- 2003