LAGANÀ, Giorgio
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- LAGANÀ, Giorgio
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Napoli
- Data di nascita
- March 11 1864
Biografia / Storia
- Nasce a Napoli l’11 marzo 1864 da Giuseppe e Corsini Gaetana, sarto. Amico di Pietraroja, col quale tiene un comizio tra i disoccupati che a dicembre del 1890 gli costa quindici giorni di prigione, il 14 aprile 1891, sorpreso con manifesti che annunziano un comizio di Amilcare Cipriani, è denunziato per reati contro la legge sulla stampa. Arrestato poco dopo per attività sediziosa, si fa tre mesi di carcere e il 22 aprile 1892 è condannato a quattordici mesi di prigione per associazione sovversiva, ma un’amnistia gli evita la galera. Coinvolto nei “maneggi preparatori” per il primo maggio che, secondo la polizia, mirano a seminare “il terrore, la devastazione ed il saccheggio”, è fermato e denunciato per associazione a delinquere, ma il 29 agosto è assolto per mancanza di prove. Dirigente della “Lega di resistenza tra i sarti”, nel 1893 è tra i promotori del Fascio dei Lavoratori e a novembre, preso con manifesti clandestini, è denunziato per istigazione all’insurrezione. Fautore dell’unità delle forze rivoluzionarie, a fine dicembre si reca a Palermo per motivi che restano oscuri, e il 6 gennaio 1894 è arrestato sulla nave che lo riporta a Napoli. Interrogato, rivela l’esistenza di un piano insurrezionale concordato in Sicilia e provoca lo scioglimento dei Fasci e l’arresto dei compagni. In tribunale si dichiara anarchico e sostiene di essere stato indotto con l’inganno, la violenza e la promessa di soldi a firmare false dichiarazioni, ma il 4 aprile è condannato assieme ai compagni che ha scagionato: un anno di carcere, ridotto poi a sei mesi, ed uno di vigilanza speciale. È uscito da poco quando, il 2 marzo 1895, preceduto dalla fama di delatore, giunge a Porto Ercole per due anni di domicilio coatto. Condotto poi a Lipari per motivi di sicurezza personale, il 21 ottobre 1896 ottiene la libertà condizionale, ma rimane sull’isola per farsi dimenticare. Torna a Napoli nell’aprile del 1898, ma il 12 agosto 1900 emigra in Francia, dove continua a professare ideali anarchici. S’ignorano data e luogo di morte. (G. Aragno)
Fonti
- Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; Archivio di Stato Napoli, Gabinetto Questurta, 2 serie (1889-1901), b. 86 bis 86 ter e 128.
Bibliografia: G. Aragno, Siete piccini perché siete in ginocchio. Il Fascio dei Lavoratori prima sezione napoletana del PSI (1893-1894), Roma 1989.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181
Note
- Paternità e maternità: Giuseppe e Corsini Gaetana
Bibliografia
- 2004