​GUFONI, Annunziata

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
​GUFONI, Annunziata

Date di esistenza

Luogo di nascita
Firenze
Data di nascita
August 19 1852
Luogo di morte
Firenze

Biografia / Storia

Nasce a Firenze il 19 agosto 1852 da Zanobi e Matilde Archetti, sigaraia. Sposata con Leopoldo Borrani. Buona lavoratrice, dotata d’istruzione elementare, “di carattere energico e risoluto” secondo la polizia; per F. Pieroni Bortolotti è “la figura di maggior rilievo fra le organizzatrici delle sigaraie fiorentine prima del ’900”, vale a dire della categoria più agguerrita delle lavoratrici la cui storia si intreccia con la nascita del movimento femminile. Secondo G. Scarlatti nel 1872 la Sezione Femminile dell’Associazione Internazionale dei Lavoratori fiorentina, costituita appunto per lo più da sigaraie, conta almeno 100 affiliate. Nel 1878 il Circolo di propaganda socialista fra le operaie, organizzato dalle sigaraie Caterina Serafini, Annunziata e Serafina Frittelli, Luisa Minguzzi, che riunisce 45 aderenti, costituisce in pratica la seconda sezione femminile dell’AIL dopo lo scioglimento di quest’ultima. G. si fa conoscere in questo ambiente già nel 1874; allora guida con le Frittelli il riuscito sciopero di giugno-luglio alla manifattura tabacchi di Sant’Orsola, nel quartiere di San Frediano, che ha forte risonanza in tutta la città. Quando nel 1880 gli operai dei tabacchi organizzano una Società di mutuo soccorso che esclude dalle cariche le donne, G. si adopera per crearne una del tutto indipendente fra le operaie, e il suo progetto va a buon fine nel 1883. In quell’anno G. è attiva anche nel Circolo di propaganda anarchica che appoggia l’uscita de «La Questione sociale» di Malatesta. Nell’agosto di due anni dopo è di nuovo, con Serafini, alla testa del secondo grande sciopero delle sigaraie cui aderiscono 1.560 lavoratrici. Nel 1887, in un clima di generale ripresa del movimento a Firenze grazie al ritorno delle decine di compagni costretti alla fuga dalla pioggia di condanne subite tra l’84 e l’86, partecipa alla costituzione del gruppo “Né Dio né Padrone” con G. Cioci e P. Vasai e organizza un Gruppo delle sigaraie prettamente anarchico. Comincia allora per G. il periodo di maggior impegno nel movimento anarchico: nel 1891 è tra le promotrici della manifestazione per il 1° maggio di piazza Savonarola; nel 1893 tiene a S. Croce sull’Arno un comizio non autorizzato che le costa una multa salata. Ormai la polizia la considera molto influente nella “setta locale”, in stretta relazione tra gli altri, con i Pezzi, G. Barsanti, Teresa Fabbrini e Olimpio Ballerini, Santina Papini e, cosa ancora più preoccupante per le Autorità, con esponenti di altre città come P. Gori e Temistocle Monticelli. Il 15 maggio 1894 G. parla assieme a Gori sull’abolizione della proprietà ai lavoratori di Figline Valdarno, il 3 luglio subisce una perquisizione in seguito all’attentato di Paolo Lega, il 20 agosto è arrestata assieme ad altri compagni a casa di una collega con l’accusa di cospirazione. Processata il mese successivo è assolta ma inviata al domicilio coatto a Pitigliano (GR). Il 31 marzo 1895 G. fa giungere la sua protesta al giornale “amico” «Il Vero monello» di Firenze ma è liberata solo nel marzo 1896. Tornata a Firenze e riassunta nella Manifattura Tabacchi, grazie anche alla solidarietà delle compagne e della locale Camera del Lavoro, è “attiva e pericolosa” nella riorganizzazione per gruppi rionali che si ha in quel periodo a Firenze. Fa parte del gruppo di San Frediano-Porta Romana e “tiene corrispondenza con i caporioni del Partito” non solo in Italia ma a Londra e Parigi. Incerta e senza testimonianze convincenti rimane l’ipotesi prospettata da alcune ricerche storiche di un successivo avvicinamento di G. al Partito Socialista Italiano. L’interpretazione sembra basata unicamente su di un commento de «La Difesa» (28 lug. 1901), organo fiorentino socialista, che riporta la notizia del sostegno che G. avrebbe dato a un odg durante uno sciopero della sua categoria. È certo invece che G. allenta il suo impegno; un rapporto del 17 giugno 1903 segnala che “da qualche tempo non frequenta più né riunioni né conferenze. Trattandosi però di una donna di ingegno svegliato e di carattere impulsivo è oggetto di vigilanza”. Sorveglianza che è sospesa solo nel 1927 in considerazione dell’età avanzata, del fatto che ormai è una “pensionata in buone condizioni finanziarie” e di un sia pur lieve segno di ravvedimento. G. è radiata dallo schedario dei sovversivi nel 1929 e muore a Firenze il 30 marzo 1932. (L. Di Lembo)

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; Archivio di Stato Firenze, Gabinetto Questura, Carte di polizia, p. 17, 33; Archivio di Stato Roma, Gabinetto Questura, b. 58 (1894)
 
Bibliografia: E. Conti, Le origini del socialismo a Fi-renze (1860-1880), Roma 1951, ad indicem; F. Pieroni Bortolotti, Vita di fabbrica e attività politica delle sigaraie fiorentine dal 1874 al 1893, «Movimento Operaio e Socialista in Liguria», 4, 5, 6, 1960; N. Capitini Maccabruni, La Camera del Lavoro nella vita politica e amministrativa fiorentina (dalle origini al 1900), Firenze 1965; Il movimento operaio italiano. Dizionario biografico, a cura di F. Andreucci e T. Detti, Roma, 1976-1979, Pezzi Francesco e Luisa.

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

183

Note

Paternità e maternità: Zanobi e Matilde Archetti

Bibliografia

2003

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Collezione

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