GUERRI, Alfiero
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- GUERRI, Alfiero
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Fiesole
- Data di nascita
- August 1 1897
Biografia / Storia
- Nasce a Fiesole (FI) il 1° agosto 1897 da Isaia e Enrichetta Biagiotti; meccanico, con istruzione elementare. Trasferitosi a Milano, viene fermato per la prima volta per avere gridato “Viva Malatesta” “all’uscita dei detenuti responsabili dell’eccidio al teatro Diana dalla Corte di Assise”. A partire dal 1922 è un organizzatore dell’USI e appartiene a quel nucleo ristretto di militanti sin-dacalisti rivoluzionari e anarchici (Giovannetti, Negro, Modugno, Bondioli, Mastrodicasa, Papini, Veglia, Gugliotti, Sacconi, Gervasio, Domaschi, Bibbi) che cercano di tenere in vita l’USI dopo le devastazioni fasciste e la repressione degli anni 1921-23. Collaboratore di «Rassegna sindacale», il mensile pubblicato dall’USI nel 1924 dopo la chiusura di «Guerra di classe», il 6 gennaio 1925 viene arrestato nella sede dell’USI milanese insieme con Bondioli, Cassinelli, Guadagnini, Gugliotti e altri. Il giorno successivo il Prefetto di Milano decreta lo scioglimento dell’Unione Sindacale in quanto “organizzazione politica sovvertitrice e antinazionale”. Nel giugno 1925 partecipa al Convegno clandestino dell’USI tenuto a Genova e viene nominato membro della Commissione finanziaria con Leonida Mastrodicasa e Nicola Modugno. Nel settembre 1925 è sequestrato nel suo appartamento il verbale del Convegno (ora in M. Antonioli, Azione diretta e organizzazione operaia, Manduria 1990, p. 165 sgg.). Nel 1926 è proposto per un provvedimento di Polizia e la Commissione provinciale competente emette a suo carico un’ordinanza di ammonizione. Arrestato in seguito l’attentato del 12 aprile 1928 in piazza Giulio Cesare, viene scarcerato dopo una breve detenzione. Pochi giorni dopo è nuovamente tratto in arresto e processato per tentata ricostruzione del disciolto PCdI con Dino Saccenti, Gaetano Spini, Antonio Milanesi, Rodolfo Sarti ecc. Assolto anche in questo caso per non provata reità, è tuttavia ammonito, inserito nell’elenco delle persone da arrestare in determinate circostanze e ritenute “capaci di atti terroristici”. La scoperta nel 1933 di un’organizzazione clandestina, sorta per iniziativa di Michele Veglia, di cui G. fa parte, gli procura l’assegnazione per cinque anni al confino (ridotti a tre in appello) per “attività sovversive”. Inviato nell’ottobre a Ponza, il suo nome compare nell’elenco dei fiduciari dell’USI, stilato da Antonio Strafelini e trasmesso dalla nota spia Bernardo Cremonini nel gennaio 1934. Nel febbraio 1935 G. è denunziato per aver partecipato ad una protesta collettiva e condannato a 10 mesi di carcere, che sconta a Napoli. Nuovamente incarcerato alla fine del 1936, esce dalla prigione nel febbraio 1937 e nell’aprile è rimpatriato a Milano. Nel corso del 1937 si rende spesso irreperibile, non avendo fissa dimora, e alla fine di dicembre espatria clandestinamente in Svizzera, raggiungendo poi Parigi via Berna. Da allora se ne perdono le tracce. S’ignorano data e luogo di morte. (M. Antonioli)
Fonti
- Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; Archivio di Stato Milano, Gabinetto Prefettura, b. 1043; TS Sentenze 1938, pp. 135-140.
Bibliografia: M. De Agostini, Il Movimento Anarchico milanese nella Resistenza e nell’immediato dopoguerra, Tesi di laurea, Univ. di Milano, aa. 1979/80; Id., Gli anarchici milanesi nella lotta di Liberazione, «Lettera ai compagni», lug.-ago. 1985.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181
Note
- Paternità e maternità: Isaia e Enrichetta Biagiotti
Bibliografia
- 2003