GUELFI, Guelfo
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- GUELFI, Guelfo
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Volterra
- Data di nascita
- April 27 1895
- Luogo di morte
- Bruxelles
Biografia / Storia
- Nasce a Volterra (PI) il 27 aprile 1895 da Giuseppe e Zandira Gori, scultore, detto “Zaffa” o “figlio di Tacchi”. Giovanissimo si avvicina agli ideali anarchici e aderisce del gruppo “Germinal” di Volterra, composto prevalentemente da artigiani dell’alabastro. Amico dell’anarchico Gino Fantozzi, anch’egli alabastraio, G. è tra gli animatori dello sciopero e delle manifestazioni cittadine durante la Settimana rossa (giu. 1914). Nel 1915 è richiamato sotto le armi in fanteria, durante il conflitto riporta due ferite ed è decorato con la Croce di guerra. Dopo l’ascesa al potere del fascismo, nell’ottobre del 1925, è costretto a riparare in Belgio insieme alla sua famiglia, dove prosegue la sua attività di scultore. Si ricordano di lui opere ritraenti Nestor Machno ed E. Malatesta. Durante gli anni Trenta le autorità lo sottopongono ad una stretta vigilanza che, tuttavia, non gli impedisce di dare il proprio appoggio alle iniziative del movimento libertario di origine italiana presente in Belgio con una comunità vivace e numerosa. Allo scoppio della guerra G. viene arrestato dalla polizia tedesca alla fine di settembre del 1940 e consegnato alle autorità italiane. Poco più di un mese dopo riacquista la libertà con l’obbligo di risiedere a Volterra. Nel luglio 1941 ritorna in Belgio per riunirsi alla famiglia. Continua la sua attività di militante anche nel dopoguerra. A Volterra rifonde la lapide a Ferrer che era stata rimossa dai fascisti e che viene ricollocata il 12 ottobre 1969. Muore a Bruxelles il 10 novembre 1973. (F. Bertolucci)
Fonti
- Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; C. Perissino, Guelfo Guelfi, «Umanità nova», 8 dic. 1973.
Bibliografia: F. Bertolucci, La diffusione del “mito” di Ferrer nella Toscana prefascista (1909-1922), «Rivista Storica dell’Anarchismo», gen.-giu. 2002, pp. 35-37.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181
Note
- Paternità e maternità: Giuseppe e Zandira Gori
Bibliografia
- 2003