​GUASCO, Michele

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
​GUASCO, Michele

Date di esistenza

Luogo di nascita
Pietra Marazzi
Data di nascita
December 2 1888

Biografia / Storia

Nasce a Pietra Marazzi (AL) il 2 dicembre 1888 da Giuseppe e Adelaide Cauccia, venditore ambulante, meccanico. Ancora adolescente, si stabilisce con la famiglia ad Alessandria dove risiede sino all’inverno del 1916. Trasferitosi a Torino, trova occupazione come operaio alla FIAT e va a vivere presso la Barriera di Nizza. L’ambiente di lavoro e il quartiere di residenza rivestono un ruolo determinante ai fini della maturazione ideologica di G. che, a poche settimane dal suo arrivo in città, inizia a frequentare con assiduità i locali associazionistici e le sedi culturali libertarie, in particolare il Circolo anarchico “Scuola Moderna” e il Fascio Libertario di Torino. Dopo avere preso parte alla protesta operaia contro il carovita e la guerra, culminata nei sanguinosi moti del 22‑26 agosto 1917, si distingue come uno degli anarcosindacalisti più attivi nel movimen­to consiliare che si propaga nei principali stabilimenti industriali della città nel primo dopoguerra. Licenziato dalla fabbrica dopo l’avvento del fascismo, è costretto ad arrangiarsi come venditore ambulante di chincaglierie. Negli anni della crisi economica, la Prefettura di Torino lo segnala quale “individuo politicamente pericoloso [che] gira per i mercati di Torino e della provincia […] profittando del suo mestiere per fare propaganda antifascista, per tenere i collegamenti tra i correligionari, per raccogliere notizie dannose al Regime e per favorire eventualmente gli espatri clandestini”. Membro del gruppo anarchico clandestino “Barriera di Nizza”, è ritenuto dai corpi di polizia tra gli ideatori di un comitato di coordinamento dei diversi nuclei della città che si prefigge di “approfittare del disagio economico prodotto dalla disoccupazione tra gli operai per sfruttare qualche eventuale manifestazione, e se nel caso anche organizzarla, onde trascendere ad azione violenta e creare torbidi”. Arrestato nel febbraio 1931, viene sottoposto a diffida ai termini dell’articolo 166 del Testo Unico leggi di PS. Nonostante il provvedimento disciplinare a suo carico, G. continua negli anni successivi a intraprendere alcune rilevanti iniziative di lotta, quali il soccorso pro vittime politiche e il mantenimento dei collegamenti con il comitato di propaganda della UAI, con sede a Parigi. Tra il 1932 e il 1936, inoltre, intesse relazioni con i nuclei di gl che operano a Torino, sia avviando una collaborazione al giornaletto di informazioni operaie giellista «Voci d’officina», che svolge la funzione di elemento di raccordo tra Carlo Rosselli e alcuni quadri attivi all’interno. Allo stesso tempo, riesce a instaurare un importante contatto anche con Giulio Bacconi che, nell’aprile 1936, è tra i promotori a Marsiglia di una Federazione Anarchica. Con lo scoppio della Guerra Civile spagnola, G. orienta i propri sforzi verso un’attività specifica finalizzata al reclutamento di volontari antifranchisti, all’organizzazione di espatri per la Spagna e alla diffusione della stampa antifascista inviatagli da Chambery. Tratto in arresto il 9 ottobre, viene denunciato al Tribuna­le Speciale quale “responsabile di delitti di cospirazione politica mediante associazione per attentare alla costituzione dello Stato, per aver dato adesione alla setta GL e di arruolamento di cittadini a servizio dello straniero”. Il 20 marzo 1937, è condannato a otto anni di reclusione e tradotto al penitenziario di Civitavecchia. Riacquisita la libertà in seguito ad indulto nel 1942, rientra a Torino e aderisce alle agitazioni operaie scoppiate dopo il crollo del fascismo. Esponente, in qualità di rappresentante degli anarcosindacalisti, del Comitato di Agitazione Provinciale sorto nel marzo 1944, si mantiene allo stesso tempo in diretta relazione col gruppo editoriale della pubblicazione anarchica «Era Nuova», che nutre di un’apprezzabile diffusione nelle fabbriche e tra le formazioni partigiane di combattimento. S’ignorano data e luogo di morte. (F. Giulietti)

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; ivi, Divisione Polizia Politica, ad nomen; ivi, (ff. per materia), b. 119, f. 3 (Guasco Michele e Giustizia e Libertà); ivi, b. 101, f. 14 (Part. An.); ivi, Pubblica Sicurezza, 1930‑31, b. 400, f. KlA/Mov. An., AAPP (to); ivi, 1937, b. 43, f. KlA/Mov. An., AAPP (to).
 
Bibliografia: A. Garosci, Vita di Carlo Rosselli, Vol. 1, Firenze 1973; Ufficio storico dello SME, Il Tribunale Speciale per la Difesa dello Stato. Decisioni emesse nel ..., 17 voll., Roma 1980-1999, Sentenze 1937.; P.C. Masini, Anarchici e comunisti nel movimento dei consigli a Torino, Torino 1951; R. Luraghi, Il movimento operaio durante la Resistenza, Torino 1958.

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Note

Paternità e maternità: Giuseppe e Adelaide Cauccia

Bibliografia

2003

Persona

Collezione

città