​GUARISCO, Antonino

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
​GUARISCO, Antonino

Date di esistenza

Luogo di nascita
Burgio
Data di nascita
March 14 1886

Biografia / Storia

Nasce a Burgio (AG) il 14 marzo 1886 da Calogero e Filomena Maniscalco, commerciante, detto “Nino”. Militante nel locale circolo socialista, che intrattiene amichevoli relazioni con gli anarchici del vicino paese di Lucca Sicula e con quelli di Trapani, manifesta fin da giovane idee sovversive. Autodidatta, trasferitosi a Palermo, dove fa l’affittacamere svolgendo una proficua propaganda fra i giovani studenti e fra gli ex-combattenti di tendenze rivoluzionarie, è tra coloro che nei primi mesi del 1919 costituiscono la lega “Spartaco” nei locali della Camera del lavoro confederale di via Lungarini. La lega, sotto l’influsso di Paolo Schicchi, assume presto posizioni comuniste-anarchiche e promuove la pubblicazione di tredici numeri unici (il primo, «I Gladiatori», in occasione dello sciopero generale del 20-21 lug. 1919). Dal 6 maggio 1921, i numeri unici saranno sostituiti da «Il Vespro anarchico», periodico quindicinale, della cui redazione G. entra a far parte. Du-rante l’occupazione delle terre e successivamente nei primi anni ’20, effettua dei giri di propaganda nell’Agrigentino, dove affronta coraggiosamente la mafia dei Saporito. Nel maggio 1922 viene per la prima volta perquisita la sua abitazione di Palermo. Da allora, le persecuzioni della polizia e dei fascisti diverranno abituali. Nel 1929 viene diffidato per propaganda contro le elezioni plebiscitarie ed è iscritto nell’elenco delle persone da arrestare in determinate circostanze. Il 27 agosto 1930 viene incarcerato con l’accusa di avere appoggiato il tentativo rivoluzionario di Paolo Schicchi, rientrato clandestinamente sull’isola il 21 agosto precedente. Rilasciato un mese dopo, si stabilisce definitivamente a Burgio, fungendo negli anni successivi da punto di riferimento per gli antifascisti del circondario di Sciacca e della città di Palermo, con i quali si mantiene in collegamento anche grazie agli spostamenti dell’amico Vanni Bufalo e del nipote Vincenzo, simpatizzante anarchico. Il 13 agosto 1941 partecipa a una riunione clandestina con anarchici e comunisti di Palermo, Burgio e Sambuca, per la ricostituzione del Fronte Unico Antifascista, decimato dagli arresti del ’39. La nuova organizzazione ha caratteristiche popolari e libertarie più spiccate rispetto alla precedente, prevedendo tra l’altro l’elezione del suo comitato esecutivo da parte di un’assemblea popolare. Il 22 gennaio 1942 l’OVRA individua 19 componenti del Fronte, sei vengono inviati al confino e i restanti, tra cui G., vengono ammoniti. Nonostante la stretta vigilanza, contribuisce alla costituzione di un comitato antifascista che si prepara ad effettuare azioni armate alla vigilia dello sbarco degli alleati. Nell’immediato dopoguerra, sentendosi isolato, si appoggia ai comunisti del suo paese “per arginare una eventuale ripresa di elementi compromessi col passato”. Il 3 marzo 1946, all’uscita dalla sezione comunista dove ha tenuto un comizio d’intonazione rivoluzionaria, subisce un grave attentato dalla mafia a colpi di fucile che lo rendono invalido a un braccio e uccidono una donna che gli sta accanto. Mentre è ricoverato nella clinica Noto di Palermo, viene incluso nella lista socialcomunista per le elezioni amministrative ed eletto sindaco di Burgio. L’accettazione della carica gli scatena contro una dura polemica sulla stampa anarchica. La sua esperienza di sindaco è breve: inviso, per l’ostentata autonomia di giudizio, agli stessi comunisti che lohanno fatto eleggere, viene da essi costretto a dimettersi dopo pochi mesi. Pur continuando a diffondere in paese la stampa anarchica, negli anni seguenti si apparta dal movimento. Muore a Burgio il 20 giugno 1970. (N. Musarra)

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; Archivio di Stato Palermo, Gabinetto Questura (1920-1936), b. 220, f. Lega Spartaco; N. Guarisco, Sindacatura e Anarchismo, «L’Adunata dei refrattari», 9 ago. 1947; Piccola Posta, «Il Vespro in-ternazionale», Palermo, dic. 1948.
 
Bibliografia: L.R., Chiarimento, «L’Adunata dei refrattari», 19 apr. 1947; G. Cerrito, La rinascita dell’anarchismo in Sicilia, Genova 1956, p. 16; S. Carbone, L. Grimaldi, Il popolo al confino. La persecuzione fascista in Sicilia, Roma 1989, ad indicem; M. Corsentino, L’anarchismo in Sicilia nel dopoguerra. Precisazioni, «Sicilia libertaria», giu. 1979; F. Gramignano, Il tentativo rivoluzionario di Paolo Schicchi del 1930, Pescara 1996, p. 10.

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Note

Paternità e maternità: Calogero e Filomena Maniscalco

Bibliografia

2003

Persona

Collezione

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