GUALANDI, Bruno
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- GUALANDI, Bruno
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Bologna
- Data di nascita
- May 5 1905
- Luogo di morte
- Huesca
Biografia / Storia
- Nasce a Bologna il 5 maggio 1905 da Alfredo e Giuseppina Castelvetri, muratore. Come ricorda «L’Adunata dei refrattari» G. “entrò a 16 anni nelle file del movimento libertario. Entusiasta e ardente si fece subito particolarmente” apprezzare “da tutti i compagni per le sue rare qualità d’uomo d’azione. Nelle aspre lotte contro il Fascismo in Italia, fu sempre alla testa dei nostri gruppi, e nelle famose giornate di Palazzo Accursio a Bologna sollevò l’ammirazione di tutti gli antifascisti per il suo valore e per il suo coraggio”. Perseguitato per la sua continua attività antifascista, nel 1923 emigra clandestinamente in Francia, da dove viene espulso così come dal Belgio e dal Lussemburgo. Rifugiatosi in Svizzera, torna poco dopo in Francia dove viene arrestato per “ben quattro volte per infrazione al decreto di espulsione, totalizzando oltre 17 mesi di prigione”. In Francia nella seconda metà del 1924, partecipa alle Centurie Camicie Rosse, raggruppamenti militari antifascisti sorti in previsione di un rivolgimento della situazione italiana in seguito alla morte di Giacomo Matteotti. Tra il 1925 e il 1926 viene coinvolto, con altri italiani tra cui Alberto Meschi, nella fallita spedizione insurrezionale del colonnello catalano Francesc Macià Llussa in Catalogna per abbattere in Spagna la dittatura militare di Primo de Rivera. Espulso dalla Francia il 2 gennaio 1925, è condannato a 12 mesi di reclusione per lesioni dal Tribunale di Versailles il 28 febbraio 1925. Tornato in Belgio nell’agosto 1927, fa parte del gruppo anarchico di Seraing e viene sorvegliato dalla polizia locale, che lo descrive come individuo “dotato di una certa intelligenza”. Rientrato in Francia, subisce un’altra condanna a otto mesi di reclusione dal Tribunale di Parigi nel 1931 per violazione del bando di espulsione. Rilasciato alla fine dell’anno, va ad abitare ad Arcueil, insieme all’anarchica Fosca Tantini. Il 30 ottobre 1932 viene fermato a Fontenay-sous-Bois, a una riunione libertaria, e condannato a due mesi di carcere, insieme a Pompeo Franchi e a Ruggero Cingolani. Legato a Quisnello Nozzoli, a Raimondo Corti e altri correligionari, va in Spagna nel 1933 e viene sospettato dai compagni, secondo le fonti di polizia, di essere una spia dei fascisti. Nel 1934 frequenta Gino Balestri e Quisnello Nozzoli e si spaccia per un certo “Giorgio Bruni”. Il 16 settembre 1935 è condannato a tre mesi di reclusione per inosservanza del bando e alla fine dell’anno è scarcerato. Il 2 agosto 1936 parte per la Spagna, insieme a Socrate Franchi e ad altri anarchici, per difendere la Repubblica spagnola, si arruola nella Sezione Italiana della Colonna “Ascaso” CNT-FAIb, partecipa alla battaglia di Monte Pelato il 28 agosto a quella di Torre Secca. Il 24 ottobre 1936 porta il rancio a un distaccamento avanzato di miliziani e al ritorno viene ucciso dai franchisti sul fronte di Huesca. Viene sepolto a Vicien. ( R. Ropa)
Fonti
- Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; ivi, Divisione Polizia Politica, ad nomen; Otra víctima del fascismo, «La Vanguardia», 30 ott. 1936; Il Comitato Anarchico Italiano Pro-Spagna, Bruno Gualandi caduto per la libertà, «ar», 21 nov. 1936.
Bibliografia: Bruno Gualandi di Bologna, «L’Aurora», 25 nov. 1946; Lotte di ieri, «Umanità nova», 26 ott. 1974; L. Arbizzani, Antifascisti emiliani e romagnoli in Spagna e nella Resistenza, Milano, 1980, ad nomen; A. Albertazzi, L. Arbizzani, N.S. Onofri, Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo bolognese (1919-1945). Dizionario biografico, 6 voll., Bologna 1986-2003, ad nomen; La Spagna nel nostro cuore. 1936-1939, Tre anni di storia da non dimenticare, Roma 1996, ad nomen.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181
Note
- Paternità e maternità: Alfredo e Giuseppina Castelvetri
Bibliografia
- 2003