​GOLOSIO, Domenico

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
​GOLOSIO, Domenico

Date di esistenza

Luogo di nascita
Mamoiada
Data di nascita
10/10/1910

Attività e/o professione

Qualifica
Operaio

Nazionalità

Italiana

Biografia / Storia

Nasce a Mamoiada (NU) il 10 ottobre 1910 da Antonio e Anna Biggio, operaio. Nel luglio 1933 emigra in Francia e il mese seguente raggiunge il fratello Pietro a Madrid. Nel luglio 1934 manifesta idee sovversive in una lettera ai famigliari e il 18 febbraio 1936 è arrestato per diffusione di volantini antifascisti. Dopo il sollevamento franchista si arruola nel 5° Reggimento e nel Battaglione Garibaldi e partecipa alla difesa di Madrid e alle battaglie di Navalcerrada e del Jarama, dove viene ferito alle gambe (feb. 1937). Ricoverato a Murcia, è trasferito, dopo la guarigione, nella base delle Brigate Internazionali di Albacete. Sospettato di preparare, con il fratello Pietro, un agguato a un corriere italiano, per impadronirsi della corrispondenza destinata ai diplomatici fascisti di Salamanca, è incorporato nella XII Brigata BRT “Garibaldi” e ferito al braccio e al fianco destro nella battaglia dell’Ebro (set. 1938).

Schedato il 9 dicembre, rientra in Francia nel febbraio 1939, finendo internato nei campi di Saint-Cyprien e di Gurs, da cui evade in maggio. Spostatosi a Parigi, scrive al Ministero dell’Interno, nell’aprile 1940, di essere emigrato in Spagna fin dal 1933 e che, al momento dello scoppio della Guerra Civile, era stato costretto dai “rossi” a lavorare nelle industrie di guerra. Arrestato a Limoges in ottobre e rinchiuso nei campi francesi di Argelès-sur-Mer e di Rivesaltes, è imprigionato a Fresnes nel novembre 1942. Fermato al Brennero il 13 febbraio 1943 e interrogato a Nuoro e a Sassari, racconta di aver conosciuto nella penisola iberica Dino Giacobbe, Cornelio Martis, fucilato dai comunisti, Pietrino Sale, Andrea Scano ed Emilio Suardi e si dice pronto a collaborare con l’apparato repressivo fascista, riprendendo “contatto con gli amici in Francia od altrove”, a condizione di non essere compromesso.

Il 21 maggio un ispettore generale di PS riferisce che G. “ha rinnovato l’offerta di mettersi a disposizione della polizia italiana qualora si credesse di rimandarlo in Francia, dove, a suo dire, sarebbe in grado di rendere importanti servizi. Si ha, invece, la sensazione che lo stesso tenti di riprendere la libertà d’azione e che la sua offerta di collaborazione sia per nulla sincera, data anche la reticenza mantenuta circa i suoi contatti con Lussu e con ‘Giustizia e libertà’. Ciò premesso sarei di subordinato avviso che il Golosio Domenico venisse internato in un campo di concentramento per tutta la durata della guerra”. Ancora incarcerato a Sassari, G. viene rilasciato il 14 agosto 1943. S’ignorano data e luogo di morte. (F. Bucci)

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen.


Bibliografia: L’antifascismo in Sardegna, a cura di M. Brigaglia [et al.], 2 voll., Cagliari 1986, p. 59; La Spagna nel nostro cuore. 1936-1939, Tre anni di storia da non dimenticare, Roma 1996, ad nomen; F. Bertolucci, Gli anarchici italiani deportati in Germania durante il Secondo conflitto mondiale, «A : rivista anarchica», aprile 2017, pp. 63-98.

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