​GIANI, Cesare

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
​GIANI, Cesare

Date di esistenza

Luogo di nascita
Figline Valdarno
Data di nascita
January 1 1868
Luogo di morte
Figline Valdarno

Biografia / Storia

Nasce a Figline Valdarno (FI) nel 1868 in una famiglia che vedrà molti dei suoi componenti aderire all’ideale anarchico. G. vive fin da ragazzo il particolare clima dell’ambiente sovversivo e popolare di questa cittadina artigiana ed operaia. È testimone e partecipe, sebbene non coinvolto a livello giudiziario, della cosiddetta “rivolta del duino” che scoppia a Figline nel maggio 1898. Questo episodio insurrezionale costituisce il battesimo del fuoco dell’anarchismo figlinese, peraltro già influenzato dal movimento internazionalista fiorentino e dal nascente sindacalismo libertario dei minatori della vicina Castelnuovo. Un’iniziale manifestazione di protesta davanti al municipio per rivendicare pane e lavoro “trascende” in saccheggi di negozi e magazzini di generi alimentari, con violenti scontri a fuoco tra carabinieri e manifestanti, questi ultimi riforniti di armi presso la locale Società di tiro a segno. Un contadino rimane ucciso e ci sono molti feriti da ambedue le parti. Il Tribunale militare di guerra processa 41 sospetti organizzatori della sommossa e gli infligge pene pesantissime. I condannati sono in massima parte giovani ed anarchici. Fra questi Narciso Polacci che, sulla stampa anarchica e socialista, assurgerà a simbolo di tutti i perseguitati per i fatti del 1898. A G. rimane il testimone di organizzatore infaticabile del nutrito gruppo figlinese passatogli dal Polacci dopo una nuova condanna subita nel 1905. Nel gennaio 1906 G. parla a nome degli anarchici in un comizio unitario che si tiene nel centro minerario di Monastero di Cavriglia. Altri oratori sono i segretari delle cdl di Firenze Sebastiano Del Buono e di Arezzo Cesare Baldassini. Il mese successivo organizza, insieme ai compagni del Valdarno, una conferenza con P. Gori che si tiene al teatro Masaccio di San Giovanni. Negli anni fra il 1907 e il 1908, in accordo con Lamberto Guastini, promuove diversi convegni organizzativi finalizzati alla costituzione di una Unione territoriale dei vari gruppi della zona (Figline, San Giovanni, Montevarchi, Castelnuovo dei Sabbioni, Meleto, Pontassieve). In questo stesso periodo invia brevi corrispondenze locali al settimanale «Il Libertario» di Spezia rife-rendo sull’attività di propaganda, sulle vertenze sindacali dei minatori, sulle iniziative anticlericali. Il 26 marzo 1911, presenti mille persone “appartenenti a tutti i partiti”, tiene a Figline insieme a V.S. Mazzoni una solenne commemorazione di Gori (“intorno alla pubblica tribuna eretta in piazza Stanislao Morelli si schierarono le bandiere rosse e nere delle varie associazioni”). Possiede un’oratoria molto efficace e dai toni aulici. Nel dopoguerra, quando ci sono i funerali dei compagni, si incarica sempre di tenere l’orazione funebre essendo l’esponente più in vista del paese. Nel 1919 risulta diffusore della stampa anarchica («Il Libertario», «L’Avvenire anarchico», «Volontà»). Conosce personalmente E. Malatesta in occasione della sua venuta in Valdarno durante le lotte del Biennio rosso. Nel ventennio si mantiene antifascista ed a lui fanno ancora riferimento i compagni più giovani attivi nella cospirazione. Nel secondo dopoguerra resta in contatto con il locale gruppo “P. Gori”, aderente alla FAI, e continua a seguire la stampa e le vicende del movimento. Nel febbraio 1950, come si apprende dalle cronache di «Umanità nova», lo troviamo di nuovo a tenere un discorso di commiato in morte di un compagno (nel caso Luigi Sarri). E nella memoria dei vecchi militanti valdarnesi G. rimarrà sempre, con toscana ironia, “quello delle orazioni funebri”. Muore a Figline Valdarno il 29 settembre 1953. Al suo funerale, affollatissimo e in forma civile, ci sono fiori rossi e bandiere nere e la banda suona “Addio Lugano bella”. (G. Sacchetti) 

Fonti

Fonti: Necrologio «Umanità nova», 18 ott. 1953, p. 4; Intervista a Gino Brilli, San Giovanni Valdarno, 8 mag. 1982, a cura di G. Sacchetti.
 
Bibliografia: G. Bolis, L’antifascismo a Figline e nel Valdarno (1919-1942), Figline Valdarno s.d.; B. Bonatti, La rivolta del duino, Firenze 1981; G. Sacchetti, Sovversivi in Toscana (1900-1919), Todi 1983; I. Rosati, Pane e lavoro. I moti di Figline Valdarno, 3 maggio 1898, Firenze 1998; B. Bonatti, Il paese mite e ribelle. Figline nella rivolta del duino, San Giovanni Valdarno 1998.
 

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Bibliografia

2003

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