GIACCHERINI, Luigi
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- GIACCHERINI, Luigi
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Foiano della Chiana
- Data di nascita
- June 3 1902
- Luogo di morte
- Foiano della Chiana
Biografia / Storia
- Nasce a Foiano della Chiana (AR) il 3 giugno 1902 da Angiolo e Umiltà Sonnati. Nel corso della sua vita esercita i mestieri di bracciante agricolo, meccanico e stagnino. In paese è soprannominato “Baiocco”, per le carte di polizia è “di espressione fisionomica truce”, il suo segno particolare di riconoscimento è un vistoso neo sulla guancia destra. È tra i fondatori del gruppo anarchico foianese “P. Gori”, che inaugura il suo vessillo in occasione del 1° maggio 1920. È G. stesso a ricordare (in un’intervista del 1971) i suoi esordi di militante. “Prima della fondazione del PCdI, a Foiano esisteva il gruppo anarchico, e il PSI. Il gruppo anarchico non aveva una sede e faceva le riunioni in casa di Bernardo Melacci; non vi era un segretario, ma siccome era stato Bernardo a portare l’ideale anarchico noi lo consideravamo il responsabile. Siccome io ero iscritto al psi, cioè ai giovani, per certi contrasti con gli anziani passai al gruppo anarchico e fra le figure preminenti ricordo, oltre al Melacci, lo Scapecchi Santino, il Gailli Lanciotto, mentre lo Scopini Augusto partecipava alle riunioni pur non essendo aderente. Ricordo che in quel periodo che va dal 1918 al 1921 vi furono delle grosse battaglie sindacali e politiche in Foiano e nella vallata e la spinta promotrice ed organizzativa veniva sempre dagli anarchici [...] Per i contatti fra gruppi anarchici posso dire che noi eravamo in contatto con tutte le zone limitrofe: Lucignano, Monte Sansavino e con quelli del Valdarno (Sassi Attilio); [Alfredo] Melani, [Ruggero] Turchini, che erano operai del Fabbricone, ad Arezzo; a San Giovanni c’era l’Unione Sindacale che era diretta dagli anarchici. Ricordo che ci arrivava anche il giornale anarchico ed ogni tanto noi gli si mandava qualche cosa (denari)”. Gli anarchici della Val di Chiana contribuiscono ad arginare le aggressioni fasciste. In seguito ad uno dei più selvaggi attacchi degli squadristi al paese (bastonature, purghe, incendi) scaturisce un conflitto armato in località detta Renzino tra camicie nere e sovversivi. “Vi furono” raccontano gli atti processuali” due incursioni fasciste: la prima effettuata il 12 corrente [aprile 1921] da squadre aretine con quelle del Valdarno e di Firenze [...] La domenica successiva, 17 volgente, ritenendo di aver sgominato gli avversari, vi ritornano in numero di circa venti [...]. Nel pomeriggio circa le ore 16, tutti uniti si allontanarono per far ri-torno ad Arezzo, quando giunti a due chilometri da Foiano, in contrada Renzino, furono assaliti da una turba di contadini, che erano in agguato dietro le siepi armati di fucili, pistole, scuri e for-coni. Caddero uccisi lo chauffeur Rossi, il soldato in congedo Cinini e lo studente Roselli, sui cui corpi gli aggressori, fra i quali una donna, si ac-canirono facendone scempio. Altri furono gravemente feriti [...]. Avvertiti telefonicamente dai superstiti accorsero, su automobili e camion, fa-scisti da Siena, Perugia, Città di Castello e Firenze, questi altresì con elmetti e armati di moschetto e di una mitragliatrice. L’azione vendicativa fu oltremodo violenta”. Alla spedizione punitiva segue l’azione delle autorità. A quella che l’agiografia fascista chiamerà poi “l’imboscata comunista” contro gli squadristi avevano partecipato – secondo le accuse – anche gli anarchici foianesi. Molti di loro riceveranno per questo condanne esemplari (il tribunale commina oltre tre secoli di carcere!). Nel giugno 1921 il prefetto di Arezzo comunica al Ministero dell’Interno l’avvenuta esecuzione dei mandati di cattura già emessi dal giudice istruttore nei confronti di G. e altri, arrestati a Oneglia (“sprovvisti di mezzi di sussistenza e di recapito”). Al processo (1924), dove non mancheranno le intimidazioni, egli ammette di esser stato presente nel luogo dell’imboscata e di aver sparato due colpi con il fu-cile a bacchetta, ricorda “che i fascisti entravano ed uscivano continuamente; entravano, te-stimoniavano, ci insultavano, insomma facevano il loro comodo. Il comportamento dei fascisti nei confronti degli avvocati era un comportamento di disprezzo e di odio perché ci difendevano; e così pure nei confronti dei nostri testimoni e della stessa corte, il comportamento dei fascisti era ostile”. Il difensore tenta invano la carta della seminfermità mentale. Per i fatti di Renzino G. è condannato a 21 anni e otto mesi di reclusione. Nel periodo del carcere, durante il quale ha modo di conoscere Onorato Damen, Ernesto Rossi e molti altri, matura la sua adesione al PCdI. Liberato per indulto nel 1934, dopo aver scontato la detenzione a Noto, Perugia, Imperia, Pallanza e Fossano, rientra a Foiano della Chiana. Dopo alcuni mesi viene assegnato per tre anni al confino di Squillace (CZ) perché ha partecipato a una riunione segreta di comunisti. Scontata anche questa pena e liberato dal confino (6 ottobre 1938) si trattiene ancora a Squillace dove intanto ha contratto matrimonio e vive esercitando il mestiere di stagnino. Rientra al suo paese di origine nel 1944, dove muore il 18 dicembre 1982. (G. Sacchetti)
Fonti
- Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; ivi, Pubblica Sicurezza, 1921, b. 92; Archivio di Stato Arezzo, CA, 1916-1936, nn. 15-16; ivi, CA, 1923, b.147 e b.148, Processo c/ Melacci Bernardo e altri; Archivio ANPI, sezione “L. Nencetti”, Foiano della Chiana (AR), Testimonianza di Luigi Giaccherini “Baiocco”, raccolta il 29 ott. 1971 da Ezio Raspanti.
Bibliografia: PNF, Federazione dei Fasci di Combattimento di Arezzo, I martiri del Fascismo aretino, Arezzo 1931; F. Nibbi (a cura di), Antifascisti raccontano come nacque il fascismo ad Arezzo, Arezzo 1974; L. Tomassini, Foiano della Chiana. Un paese toscano fra età giolittiana e fascismo, in Foiano 1912/1932. Contadini, vita di paese, lotte sociali e politiche in un centro della Valdichiana dalle foto di Furio Del Furia, Firenze 1979; A. Dal Pont, S. Carolini, L’Italia al confino, Milano 1983, ad indicem; E. Raspanti, G. Verni (a cura di), Foiano e dintorni tra memoria e storia, Arezzo 1991, passim; G. Sacchetti, L’imboscata. Foiano della Chiana, 1921: un episodio di guerriglia sociale, Cortona 2000.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181
Note
- Paternità e maternità: Angiolo e Umiltà Sonnati
Bibliografia
- 2003