CELTRENO, Palmira

Nasce a Sestri Levante il 1° marzo 1926 da Angelo e Rosa Carozzo. Operaia al cotonificio “V. Olcese”, attivista comunista moglie di Mario Vignale di Lavagna (ge), nell’estate del 1951 sostiene la Campagna nazionale per il Terzo fronte e, pur non aderendo formalmente ai gaap, appoggia l’attività del marito (Lettera di delega per la Terza conferenza nazionale di M. Vignale, 26 settembre 1953). Ad esempio, partecipa attivamente alla raccolta dei fondi tra le lavoratrici e i lavoratori del Contonificio “V. Olcese” «pour la campagne anticolonialiste contre la répression» promossa dalla fcl francese (Minuta della lettera del cn/gaap alla Fédération Communiste Libertaire, 15 gennaio 1955). Alla sottoscrizione partecipano 24 operaie e 13 operai del cotonificio che riescono a inviare ai militanti francesi la piccola somma, ma significativa, di 5.000 lire. La famiglia Vignale in questi anni è un centro promotore del “dissenso a sinistra” del pci locale. Scrive V. pochi giorno dopo l’esplodere della rivolta ungherese: «Mia Madre e mia Moglie hanno già rotto con il pci dichiarandomi la loro solidarietà ai nostri principi e affermando che saranno sempre al nostro fianco» (Lettera di M. Vignale a A. Vinazza, Lavagna 13 novembre 1956). C. (tessera del pci n. 1350389) il 29 dicembre 1956, insieme alla suocera, Emilia Landò (tessera del pci n. 0540289), invia una motivata lettera di dimissioni alla sezione “Noceti Ubaldo” del pci di Lavagna nella quale critica il partito, sia per la mancanza di democrazia interna, sia per il sostegno alla repressione dei moti operai in Polonia e Ungheria. Muore a Lavagna il 3 febbraio 1993. (F. Bertolucci)

E. Landò, P. Celtreno, Da Lavagna. Le compagne sono disposte a lottare ancora per il comunismo, ma con un partito veramente comunista, “Azione Comunista”, 15 gennaio 1957, p. 5; Due compagne di Lavagna spiegano i motivi delle loro dimissioni dal pci, “L’Impulso”, 25 gennaio 1957, pp. 2 e 4; Comune di Lavagna (ge), Anagrafe.