​GERMANI, Ferdinando

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
​GERMANI, Ferdinando

Date di esistenza

Luogo di nascita
Fossombrone
Data di nascita
October 2 1859
Luogo di morte
Fano

Biografia / Storia

Nasce ad Arce (FR) il 2 ottobre 1859 da Domenico e da Anna Casciano, tipografo, detto “Mimmuccio”. Attorno al 1879 si stabilisce a Napoli dove si avvicina al socialismo e di lì a poco, spo-standosi a Roma in cerca di lavoro, entra nell’area dei cosiddetti “internazionalisti” svolgendo una discreta propaganda. Si impiega in una tipografia fino al 1881 quando è licenziato. Subisce in questo periodo la prima ammonizione. Rientra a Napoli nel 1882 ma di lì si imbarca per Marsiglia raggiungendo prima Lione e poi Bruxelles. Torna nuovamente a Roma ripartendo per Losanna nel novembre del 1886. Si ferma per un periodo in Svizzera dove fonda un periodico  «L’Italiano all’estero», organo degli operai italiani in Svizzera, che di lì a poco viene soppresso dalle autorità elvetiche; avendo subito due condanne per reati connessi alla stampa (pubblica due articoli ritenuti particolarmente violenti nei confronti della federazione elvetica e di alcuni suoi cittadini) viene espulso dal cantone di Losanna. Nonostante il decreto di espulsione G. riesce a rientrare in Svizzera ma sul finire dell’Ottocento abbandona anche Neuchâtel dove aveva fondato un nuovo periodico settimanale («L’Eco d’Italia». organo dei lavoratori italiani all’estero) per trasferirsi a Londra. La sua permanenza in Svizzera coincide con il maggior impegno politico di G. che si esprime dalle colonne dei due periodici sui quali pubblica – oltre che interventi di critica, polemica e commento rispetto alla situazione della comunità italiana ed al suo sfruttamento nel lavoro – alcune parti di scritti di Proudhon che hanno un chiaro intento pedagogico e propagandistico. Nei confronti dei lavoratori – secondo il dispositivo di espulsione – G. sviluppa una intensa propaganda anarchica rivolta in modo particolare ai giovani mantenendo stretti legami con il fuoruscitismo libertario. Stampa e diffonde – nel 1898 – una serie di ma-nifesti di incoraggiamento agli operai in lotta che vengono puntualmente sequestrati dalla polizia per il linguaggio e gli incitamenti alla lotta. Se-gnalato al console italiano come anarchico da vi-gilare, riesce a far perdere le sue tracce dal 1909 al 1929 quando, in un dispaccio dall’ambasciata italiana in Francia, G. viene indicato come un italiano che, pur iscritto alla Società di Mutuo Soccorso di Oyonnaux di cui era stato il promotore e il presidente, non dava luogo a particolari rilievi e non destava particolari sospetti. Sembra quindi essersi allontanato – dopo il soggiorno londinese – da ogni attività politica in campo libertario. S’ignorano data e luogo di morte. (P. Iuso)

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen.

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Bibliografia

2003

Persona

Collezione

città