GELOSA, Carlo

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
GELOSA, Carlo

Date di esistenza

Luogo di nascita
Milano
Data di nascita
February 12 1882
Luogo di morte
Legnano

Biografia / Storia

Nasce a Milano il 12 febbraio 1882 da Pietro e Rachele Bonomi. Dopo le scuole elementari inizia a lavorare come elettricista. La sua presenza nel milieu anarchico inizia a essere notata nel 1904. Nell’agosto 1905 sostituisce Greppi – e per un numero solo, causa interruzione delle pubblicazioni – alla gerenza de «Il Grido della folla». Pochi giorni dopo è arrestato e condannato a un mese per violenza e oltraggio agli agenti. Nonostante la sua scarsa cultura, è considerato “efficace nella propaganda delle teorie che professa, specie fra la classe operaia che ha occasione di frequentare giornalmente”. Il 10 maggio 1906, durante lo sciopero generale per l’eccidio avvenuto a Torino, si trova, con Angelo Galli, Enrico Recalcati e altri (tra cui Giovanni Baggi) davanti allo stabilimento Macchi e Passoni ed è coinvolto nella rissa che provoca la morte di Galli. Gravemente ferito da due coltellate, viene condannato nel novembre, insieme con Recalcati, a 20 mesi di carcere. Così lo descrive «La Protesta umana» (X.Y.Z., Un episodio della lotta di classe, 17 nov. 1906): “Carlo Gelosa, un ventenne dalla faccia larga, rimasto bambino malgrado lo sviluppo delle membra; un ingenuo, un semplice dell’anarchismo: non nato né all’eroismo né all’eleganza”. Di Enrico Recalcati, nato a Milano il 26 maggio 1884 da Angelo e Teresa Del Como, meccanico, nello stesso articolo si legge: “alto, valido, con un profilo energico da cammeo, ha di poco varcato i vent’anni ma ha l’andatura, il fare, il gesto virile di un attempato”. Approfittando della libertà provvisoria, G. e R. lasciano Milano alla volta di Parigi, dove sono segnalati nel febbraio 1907 in compagnia di Giovanni Baggi. In seguito all’amnistia del febbraio 1909, G. ritorna a Milano. R. invece rimane in Francia, a Neully-sur-Seine, dove nel 1910 lavora come meccanico e “non risulta che frequenti i compagni sovversivi”. Costantemente vigilato, nel 1912 G. si presta come gerente de «Il Giornale anarchico», redatto da Augusto Norsa, e viene condannato in contumacia a nove mesi per la pubblicazione di un articolo su Masetti. Nel frattempo G. è ancora una volta riparato a Parigi. Resterà in Francia, lavorando come meccanico-elettircista a Saint-Denis fino al settembre 1914, quando a causa della guerra rientrerà in Italia. Nel gennaio 1915 si rende irreperibile e solo nel novembre è rintracciato a Torino. Trasferitosi di nuovo a Milano nel 1917, non viene arruolato per zoppia. Dopo una breve parentesi lavorativa, nel 1921, alle Officine Meccaniche Italiane a Reggio Emilia, dove si mette in contatto con gli anarchici più noti della città, fa ritorno a Milano. Nel 1923, nuovamente irreperibile, mette in allarme la polizia. Viene rintracciato solo nel 1926 a Legnano, alternando periodi di disoccupazione a occupazioni saltuarie presso i garage locali. Muore a Legnano il 19 luglio 1941. (M. Antonioli)

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen.; Archivio di Stato Milano, Gabinetto Prefettura, Pratiche individuali (nella stessa busta si trovano notizie anche su E. Recalcati). 

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Note

Paternità e maternità: Pietro e Rachele Bonomi

Bibliografia

2003

Persona

Collezione

città