GASPERINI, Francesco
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- GASPERINI, Francesco
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Castiglione dei Pepoli
- Data di nascita
- September 18 1900
- Luogo di morte
- Bologna
Biografia / Storia
- Nasce a Castiglione dei Pepoli (bo) il 18 settembre 1900 da Luigi e Elisabetta Marchettini, bracciante. Militante anarchico, viene condannato a due mesi di carcere dal Tribunale militare di Fi-renze, il 15 novembre 1917, per “diserzione dal lavoro”, poi, verso la fine del 1921, è denunciato per un omicidio e due mancati omicidi, dopo uno scontro a fuoco con alcuni fascisti, che ha avuto luogo a Baragazza il 29 agosto dello stesso anno. Per sfuggire all’arresto, emigra clandestinamente, ma, il 3 marzo 1923, viene condannato dai giudici di Bologna a 20 anni di reclusione in contumacia. Verso la fine del 1927 è in Belgio, quando l’uccisione, in ottobre, di un fascista italiano a Chokier provoca il suo arresto e quelli dell’anarchico Enrico Guadagnini e di altri antifascisti. Detenuto a Liegi, viene accanitamente difeso dagli esuli italiani che si oppongono alla sua estradizione in Italia deliberata dalla locale Corte di appello. Annullata l’estradizione, perché i reati, per i quali G. è stato condannato dalla magistratura bolognese risultano di natura politica, G. viene rilasciato il 19 novembre 1929, dopo due anni di carcere, e portato alla frontiera del Lussemburgo. Fermatosi per qualche mese a Differdange, è segnalato, nell’estate del 1930, nella città francese di Drancy, dove viene ospitato dal fratello Guido fino all’estate del 1936, allorché parte per la Spagna e, a Barcellona, si arruola nella Sezione Italiana della Colonna “Ascaso” cnt-faib, combattendo successivamente a Monte Pelato, Tardienta, Almudévar e Carrascal de Huesca. Scioltasi la Sezione Italiana nell’aprile 1937, G. lascia la Spagna, dopo i sanguinosi fatti di Barcellona del maggio seguente e torna a Drancy, dove è ancora presente nel maggio 1939, quando il fratello Guido – alludendo trasparentemente a lui – chiede alla sorella Iole di informarsi sulle misure restrittive, che le autorità italiane intendono adottare a carico de-gli antifascisti, che hanno combattuto nelle file repubblicane spagnole. Rientrato in Italia dopo la fine della Seconda Guerra mondiale, G. riprende il suo posto nel movimento anarchico e muore a Bologna, all’Ospedale di S. Orsola, il 20 febbraio 1980. (F. Bucci – S. Carolini – M. Lenzerini)
Fonti
- Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; Comitato anarchico italiano Pro Spagna, Parigi, «Il Risveglio», Ginevra, 10 lug. 1937; Lutti nostri. Francesco Gasperini, «L’Internazionale», apr. 1980.
Bibliografia: L. Arbizzani, Antifascisti emiliani e romagnoli in Spagna e nella Resistenza, Milano, 1980, ad nomen; Antifascisti nel casellario politico centrale, 18 voll., Roma 1988-1995, ad nomen; La Spagna nel nostro cuore. 1936-1939, Tre anni di storia da non dimenticare, Roma 1996, ad indicem.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181
Note
- Paternità e maternità: Luigi e Elisabetta Marchettini
Bibliografia
- 2003