GAREMI, Oreste
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- GAREMI, Oreste
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Calcinaia
- Data di nascita
- July 10 1877
Biografia / Storia
- Nasce a Calcinaia (PI) il 10 luglio 1877 da Leopoldo e Maria Fortunata Meliani, carbonaio e facchino. Come il fratello minore Goffredo (1883-1968) appartiene secondo le autorità “alla setta anarchica, con tendenze individualiste”, “è di carattere riottoso e violento; rozzamente educato, e di scarsa intelligenza ed ha poca cultura, avendo frequentato le sole scuole elementari”. G., comunemente chiamato “Rossi”, probabilmente si avvicina all’anarchismo frequentando la “comunità” dei sovversivi del proprio paese composta da pigionali, terrazzieri, barrocciai, fornaciai ecc. Una “comunità” che esprime un vivace associazionismo popolare e dove l’azione delle forze popolari, repubblicana, socialista e anarchica ha una tradizione consolidata. Per le autorità è un soggetto pericoloso che ha dimostrato con “pertinacia” la volontà di “diffondere le teorie che professa fra i compagni di lavoro”. Condannato il 1° dicembre 1898 a cinque anni e tre mesi e 25 giorni di reclusione per “omicidio per eccesso di difesa” durante il carcere subisce un’altra condanna per “oltraggio e lesioni al personale di custodia” dimostrando la sua naturale ritrosia a rispettare la disciplina. Come molti altri compaesani G. è costretto per necessità di lavoro a emigrare prima in Francia poi a Genova. Il 30 novembre 1910 interviene in una riunione di anarchici a Cornigliano Ligure invitando i presenti a sostenere la stampa libertaria “con tutte le forze, ricavandone i mezzi, magari, dai furti, dalla spendita di false monete, o dalle rapine”. Un mese dopo, il 25 dicembre, tiene sempre a Cornigliano Ligure una conferenza pubblica dal titolo La nostra guerra e il 19 febbraio 1911 a Sampierdarena commemora P. Gori. Negli anni della Grande Guerra e del Bienno rosso risiede a Genova partecipando alle agitazioni operaie. Il 21 settembre 1919 è presente al congresso anarchico ligure che si tiene a Sestri Ponente. Il 7 dicembre del medesimo anno è arrestato per “eccitamento alla rivolta armata” restando in carcere per circa 11 mesi. Dopo l’ascesa al potere del fascismo è costantemente sorvegliato e il 3 febbraio 1923 viene arrestato nuovamente perché sospettato di “organizzare attentati terroristici” ma è rimesso in libertà dopo pochi giorni per mancanza di indizi. Nel 1925 si rifugia in Francia (Canne) con la famiglia. L’ultimo cenno della Prefettura di Pisa in data 20 marzo 1942 registra che “mancano tuttora notizie del Garemi che è sempre irreperibile all’estero”. S’ignorano data e luogo di morte. (F. Bertolucci)
Fonti
- Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181
Note
- Paternità e maternità: Leopoldo e Maria Fortunata Meliani
Bibliografia
- 2003