​GARELLO, Mario

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
​GARELLO, Mario

Date di esistenza

Luogo di nascita
Torino
Data di nascita
April 3 1900

Biografia / Storia

Nasce a Torino il 3 aprile 1900 da Francesco e Giuseppina Rospi, operaio meccanico. Il battesimo militante di G. avviene negli anni infuocati del primo dopoguerra, quando prende parte alla protesta operaia che si propaga nei principali sta-bilimenti industriali della città. Impiegato in qualità di meccanico alle FFSS, nel 1924 viene licenziato per riduzione di personale. Dopo la svolta dittatoriale del 1926, è schedato dalla Questura di Torino quale “attivo propagandista ed elemento veramente pericoloso”. Sottoposto a misure di sorveglianza, negli anni successivi è costretto ad agire nella più rigorosa circospezione finchè, nell’estate del 1929, decide di emigrare clandestinamente all’estero. Organizzato un piano di fuga insieme ad alcuni compagni di fede, riesce così, nel settembre del 1929, a eludere tutti i controlli della milizia confinaria e a inoltrarsi in territorio francese. Stabilitosi a Lione, trova lavoro, come aggiustatore meccanico, in un’officina del limitrofo comune di Ville-Urbane. Affiliato al circolo libertario “Sacco e Vanzetti”, viene segnalato dal console italiano a Lione quale “individuo che professa teorie anar-coindividualiste, di carattere violento, impulsivo e capace di commettere atti inconsulti”. Negli anni Trenta, G. partecipa a tutte le iniziative di lotta antifascista intraprese dagli anarchici fuorusciti, occupandosi soprattutto dell’attività di soccorso pro-vittime politiche e della diffusione di materiale propagandistico sovversivo tra gli operai di lingua italiana. Attivissimi, poi, sono i suoi collegamenti con alcuni degli esponenti dei gruppi anarchici “Barriera di Nizza” e “Barriera di Milano”, che operano nella clandestinità a Torino. Spesso, infine, aderisce alle varie agitazione promosse dalla LIDU in favore del diritto d’asilo e contro i provvedimenti di espulsione varati dal governo francese ai danni dei rifugiati politici. Iscritto alla “Rubrica di Frontiera” – con provvedimento “da arrestare”, viene successivamente incluso anche nel «Bollettino delle Ricerche» – con provvedimento “da rintracciare, fermare e perquisire”. Nell’agosto del 1937, decide di rientrare in Italia e inoltra regolare domanda di passaporto al console italiano a Lione, con al-legato un documento in cui dichiara di “non vo-lersi occupare più di politica e di non frequentare più gli ambienti sovversivi”. Ottenuto il visto, rimpatria per il valico di Bardonecchia; ma, dopo una breve permanenza a Torino, decide di ripartire per la Francia per ritornare a vivere a Lione. S’ignorano data e luogo di morte. (F. Giulietti)

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen ; ivi, Divisione Polizia Politica, ad nomen; ivi, Pubblica Sicurezza,1930-31, b. 400, f. K1/A Movimento Anarchico.

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Note

Paternità e maternità: Francesco e Giuseppina Rospi

Bibliografia

2003

Persona

Collezione

città