​GALMOZZI, Giovanni Battista

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
​GALMOZZI, Giovanni Battista

Date di esistenza

Luogo di nascita
Pavia
Data di nascita
June 13 1888

Biografia / Storia

Nasce a Pavia il 13 giugno 1888 da Carlo e Teresa Sommariva, operaio, detto “Lo zoppo”, frequenta le scuole fino alla 2a elementare. “Ricoverato come discolo alla casa di correzione la Generale di Torino”, viene dimesso su richiesta della madre. La polizia pavese lo classifica come “squilibrato di mente”. Conosce Angelo Ambrosoli quando questi, trasferitosi a Pavia, cerca di costituire nell’agosto 1906 un circolo anarchico e, dopo essere stato licenziato dallo stabilimento Pacchetti per propaganda anarchica e diffusione di opuscoli sovversivi, lo raggiunge a Milano. Il 4 marzo 1909 sostituisce Ambrosoli, arrestato, come gerente de «La Protesta umana» (quotidiano) e, dopo una nuova parentesi di Ambrosoli (dal 24 aprile), riprende la gerenza dal 6 maggio alla fine di ottobre, lasciando poi l’incarico a Pie-tro Bruzzi. Tipico marginale, G. non ha fissa di-mora e “alloggia or nell’uno or nell’altro di quei dormitori popolari”. Nell’agosto 1909 assume anche la gerenza de «L’Alba», settimanale di Biella, stampato a Milano, ma poco dopo si allontana temendo l’arresto per i vari processi pendenti a suo carico. Nel settembre è a Marsiglia, ma nel novembre rientra in Italia e viene rimpatriato con foglio di via a Pavia. L’anno seguente riesce tuttavia a riparare all’estero, in Canton Ticino, evitando così il carcere per due condanne per reati di stampa: la prima a cinque mesi, la seconda a un anno, sei mesi e sei giorni più un’ammenda. Nel marzo 1911, sorpreso a Pavia, è arrestato, ma una provvidenziale amnistia gli apre le porte del carcere. In seguito si sposta frequentemente tra Como e Lugano, lavorando co-me sguattero in alberghi e ristoranti. Sposatosi nel 1912 con una cittadina svizzera, fissa la sua dimora a Lugano. Nell’aprile 1914 però viene condannato all’espulsione dalla Confederazione per cinque anni per maltrattamenti. Allo scoppio del conflitto europeo è ripetutamente fermato e poi condannato a quattro mesi per partecipazione a dimostrazioni contro la guerra. Il 12 settembre 1917 è registrato il suo decesso, anche se non sono chiare le circostanze della morte. (M. Antonioli)

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen.

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Note

Paternità e maternità: Carlo e Teresa Sommariva

Bibliografia

2003

Persona

Collezione

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