FRANGINI, Giovanni

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
FRANGINI, Giovanni

Date di esistenza

Luogo di nascita
Campiglia Marittima
Data di nascita
March 23 1878

Biografia / Storia

Nasce a Campiglia Marittima (LI) il 23 marzo 1878 da Francesco e Caterina Stefani, manovale, terrazziere, minatore. Iscritto al PSI, al principio del 1900 fa parte della Lega di resistenza degli operai di miniera di Campiglia e il 13 maggio 1902 viene schedato. Il prefetto di Pisa scrive che è lavoratore assiduo, ma che riscuote fama mediocre nell’opinione pubblica per i principi socialisti, che professa: non è comunque da ritenere pericoloso, anche se interviene alle manifestazioni rivoluzionarie e fa propaganda sovversiva fra gli operai. Emigrato nel 1903, F. vive in Francia e in Germania fino al 1908, poi, nella primavera del 1909, è arrestato a Ventimiglia e condannato a 15 giorni di carcere per possesso illegale di rivoltella. In settembre è a Pontedecimo e in ottobre abita a Marsiglia, poi dimora in Svizzera e nel 1912 risiede a Sampierdarena. Ora è considerato anarchico, perché, durante le visite, che fa a Campiglia, frequenta i militanti libertari e dichiara apertamente di condividerne i principi. Tornato in Francia, è condannato, il 5 febbraio 1914, a due anni di carcere dal Tribunale di Monaco per aver ferito un certo Lusignoli e il 29 luglio 1915 è rimpatriato con foglio di via obbligatorio. Dopo l’ascesa al potere del fascismo, emigra, servendosi di un passaporto rilasciatogli dalla Sottoprefettura di Volterra il 10 luglio 1923, e nel 1926 è segnalato a Montigny-sur-Sambre, insieme alla sua compagna, Ebe Perboni. Negli anni seguenti si fa notare per la propaganda antifascista, che svolge nella città belga, e nel 1931 è incluso nell’elenco dei sovversivi residenti all’estero o irreperibili, insieme a Balilla Azzolini, Lorenzo Beconcini, Rito Benifei, Enrico Beconi, Domenico Granelli e altri antifascisti campigliesi. Iscritto nella “Rubrica di frontiera” “pel provvedimento di perquisizione e segnalazione”, abita ancora a Montigny nel 1937, continuando a professare idee libertarie e a mostrarsi ostile al regime fascista. Nel 1939 è ancora all’estero, quando è confermata la sua iscrizione nella “Rubrica di frontiera”. S’ignorano data e luogo di morte. (R. Bugiani – G. Ciao Pointer)

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; ivi, s. 13 A, b. 39

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Note

Paternità e maternità: Francesco e Caterina Stefani

Bibliografia

2003

Persona

Collezione

città