CAPPELLETTI, Filippo
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- CAPPELLETTI, Filippo
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Roma
- Data di nascita
- 1879
Biografia / Storia
- Nasce a Roma nel 1879 da Pietro e da Virginia Angelucci, falegname. Segnalato per la prima volta a 19 anni, C. non ha precedenti esperienze politiche e si avvicina direttamente alle idee anarchiche nel maggio del 1898 allorquando, insieme a Giuseppe Sansè e Sante Ferrini, partecipa ad alcune riunioni dei gruppi anarchici romani per le agitazioni dei moti del caro pane. Nell’agosto dello stesso anno viene fermato per la prima volta (con Luigi Lorenzo Leoni, Ettore Sottovia, Sante Ferrini, Carlo Bonanno e Emilio Bonanno) a seguito del tentativo di commemorare la morte di Sante Caserio. Per la sua continua partecipazione a tutte le manifestazioni e commemorazioni organizzate dal movimento libertario romano, viene più volte fermato e arrestato, segnalandosi come uno degli anarchici “più irrequieti e turbolenti” della capitale. Non risulta appartenere ad un gruppo specifico, ma ha sicuramente contatti con quello di Montecelio e con l’area degli organizzatori. In questo contesto risulta essere uno dei primi aderenti alla fsal che si costituisce nei primi anni del nuovo secolo. Come molti altri viene arrestato per “associazione a delinquere” il 7 agosto 1900 e poi assolto alla fine dello stesso anno. Protagonista di molte “intemperanze” nei più disparati luoghi pubblici, viene ripetutamente segnalato, diffidato e denunciato. Il 17 gennaio 1903 lascia l’Italia con regolare passaporto, per il Brasile da dove viene espulso – probabilmente sempre per motivi politici – con foglio di via obbligatorio alla fine dello stesso anno. Tornato a Roma riprende una qualche attività; è sempre vigilato ma la sua partecipazione alla vita del movimento romano si allenta progressivamente. Pur frequentando molte riunioni e partecipando al congresso anarchico di Roma del settembre 1911, infatti, non si impegna direttamente nel lavoro organizzativo e di propaganda. Rimane, comunque, per le autorità “un fervente anarchico […] sempre da considerarsi nel novero dei sovversivi”, ma non viene più segnalato come un attivista di rilievo. Le ultime notizie di C. si fermano al 1927 quando in pieno fascismo, pur mantenendosi fedele alle idee libertarie, non svolge più alcuna attività pur rimanendo vigilato fino al 1942. S’ignorano data e luogo di morte.
Fonti
- Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen.
Bibliografia: Antifascisti nel Casellario politico centrale, 18 voll., Roma, 1988-1995, ad nomen.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181
Note
- Paternità e maternità: Pietro e Virginia Angelucci
Bibliografia
- 2003