CAPORALETTI, Pasquale
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- CAPORALETTI, Pasquale
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Porto Recanati
- Data di nascita
- March 6 1879
Biografia / Storia
- Nasce a Porto Recanati (Mc) il 6 marzo 1879 da Giovanni e Teresa Grilli. Nel novembre 1887 raggiunge il padre in Argentina, con la mamma e il fratello Giacomo, insieme al quale abbraccia le idee anarchiche. Fervente antimilitarista e propagandista, gode fama di “capo settario” ed è esplicito assertore dell’azione individuale e della rivolta armata. Detenuto per alcuni giorni dopo l’imposizione dello stato d’assedio nel 1909, lascia Buenos Aires e fa perdere le sue tracce. Nel 1910 suo fratello Giacomo viene arrestato, espulso dall’Argentina e deportato in Italia. Negli anni successivi C. riprende l’attività sovversiva e si fa notare perché svolge un’intensa propaganda nelle associazioni operaie. Il 15 maggio 1924, occupandosi, su «L’Avvenire» di Buenos Aires, dei rapporti fra le varie organizzazioni proletarie (Gli anarchici e la tolleranza), osserva che le vicende, susseguitesi dalla rivoluzione francese, documentano il predominio dell’intolleranza e della volontà di sopraffazione, specialmente a danno degli anarchici. Per quanto lo riguarda, C. è contrario alla collaborazione fra i libertari e le altre forze popolari persino nelle agitazioni di piazza e ritiene che occorra criticare e sabotare le altre componenti politiche del proletariato, per orientare le organizzazioni operaie verso il comunismo anarchico (La legge delle giubilazioni, «L’Avvenire» 1 giu. 1924). Il 14 settembre 1924 C. partecipa alla riunione, in cui il Gruppo anarchico “L’Avvenire” riafferma le sue critiche alla decisione del Comité pro presos y deportados di espellere alcuni compagni dissidenti, poi, verso la fine del 1927, C. viene arrestato insieme a Aldo Aguzzi, dopo gli attentati alla City bank of New York e alla First national bank of Boston di Buenos Aires, e nel 1929 sottoscrive delle piccole somme in favore del quotidiano della fora. Padre di sei figli (Germinal, Aurora, Libertaria, Universale, Ada e Zelanda), è sorvegliato, durante la dittatura del generale Uriburu, e continua successivamente a essere vigilato, perché frequenta militanti e gruppi anarchici e sovversivi. S’ignorano data e luogo di morte.
Fonti
- Nasce a Porto Recanati (Mc) il 6 marzo 1879 da Giovanni e Teresa Grilli. Nel novembre 1887 raggiunge il padre in Argentina, con la mamma e il fratello Giacomo, insieme al quale abbraccia le idee anarchiche. Fervente antimilitarista e propagandista, gode fama di “capo settario” ed è esplicito assertore dell’azione individuale e della rivolta armata. Detenuto per alcuni giorni dopo l’imposizione dello stato d’assedio nel 1909, lascia Buenos Aires e fa perdere le sue tracce. Nel 1910 suo fratello Giacomo viene arrestato, espulso dall’Argentina e deportato in Italia. Negli anni successivi C. riprende l’attività sovversiva e si fa notare perché svolge un’intensa propaganda nelle associazioni operaie. Il 15 maggio 1924, occupandosi, su «L’Avvenire» di Buenos Aires, dei rapporti fra le varie organizzazioni proletarie (Gli anarchici e la tolleranza), osserva che le vicende, susseguitesi dalla rivoluzione francese, documentano il predominio dell’intolleranza e della volontà di sopraffazione, specialmente a danno degli anarchici. Per quanto lo riguarda, C. è contrario alla collaborazione fra i libertari e le altre forze popolari persino nelle agitazioni di piazza e ritiene che occorra criticare e sabotare le altre componenti politiche del proletariato, per orientare le organizzazioni operaie verso il comunismo anarchico (La legge delle giubilazioni, «L’Avvenire» 1 giu. 1924). Il 14 settembre 1924 C. partecipa alla riunione, in cui il Gruppo anarchico “L’Avvenire” riafferma le sue critiche alla decisione del Comité pro presos y deportados di espellere alcuni compagni dissidenti, poi, verso la fine del 1927, C. viene arrestato insieme a Aldo Aguzzi, dopo gli attentati alla City bank of New York e alla First national bank of Boston di Buenos Aires, e nel 1929 sottoscrive delle piccole somme in favore del quotidiano della fora. Padre di sei figli (Germinal, Aurora, Libertaria, Universale, Ada e Zelanda), è sorvegliato, durante la dittatura del generale Uriburu, e continua successivamente a essere vigilato, perché frequenta militanti e gruppi anarchici e sovversivi. S’ignorano data e luogo di morte. (A. Tozzi)
Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181
Note
- Paternità e maternità: Giovanni e Teresa Grilli
Bibliografia
- 2003