​FONTANA, Carlo

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
​FONTANA, Carlo

Date di esistenza

Luogo di nascita
Viggiù
Data di nascita
September 24 1889

Biografia / Storia

Nasce a Viggiù (VA) il 24 settembre 1889 da Giovanni e Antonia Galli, marmista. Emigrato in Svizzera nel marzo 1907, viene sorvegliato dalla polizia cantonale perché frequenta il redattore de «Il Risveglio socialista anarchico» di Ginevra, Luigi Bertoni. Il 16 dicembre rimpatria, ma alla frontiera gli vengono sequestrati 34 giornali anarchici e altri opuscoli sovversivi, che dichiara essere di sua proprietà, perché “rispecchiano i suoi principi”. Il 1° aprile 1908 viene schedato. La Prefettura di Como scrive che è lavoratore assiduo e persona di discreta fama e di carattere buono, che, prima di abbracciare l’anarchia, è stato sindacalista rivoluzionario. Il 1° maggio 1909 F. sfila nel corteo della cdl di Como e tiene un comizio, durante il quale viene interrotto dal delegato di ps ogni volta che parla di antimilitarismo. Nel 1910 emigra a Buenos Aires e nel 1913 scrive a Luigi Molinari che vuole creare, in Argentina, una scuola razionalista, ispirandosi alle teorie di Francisco Ferrer. Nel 1915 è uno dei principali esponenti libertari nella capitale argentina e nel 1916 lavora intensamente in favore dei disertori e fa da trait d’union fra gli anarchici di varie nazionalità. Nel 1917 dirige il settimanale «La Rivolta» di Buenos Aires, al quale collaborano Molinari, Niccolò Converti, Luigi Pieroni e Remo Cotti, e nel 1918 amministra il giornale «La Protesta», di Buenos Aires. Sorvegliato come temibile agitatore nel 1922, partecipa, l’anno seguente, alla fondazione del gruppo “L’Avvenire”, insieme ad Aldo Aguzzi, Camillo Daleffe, Luigi Tibiletti, Giacomo Sabbatini, Carlo Marchesi e Pasquale Caporaletti, cura, sul giornale omonimo, la rubrica “Suonatine” (firmandosi “c.f.” o “Il figlio della montagna”) ed è l’animatore del Comitato di soccorso ai figli dei carcerati. Intestatario della tipografia di Buenos Aires, dove si stampano i fogli anarchici, cerca di costituire, nel 1925, un comitato di azione antifascista e di organizzare, insieme a Sabbatini, una manifestazione contro la visita del principe di Piemonte. Considerato il factotum de «La Protesta», si adopera, nel 1926, per superare le divisioni fra gli anarchici, presenti in Argentina, e nel 1929 è considerato “pericolosissimo” per i legami, che intrattiene con i gruppi libertari europei e americani. L’8 febbraio 1930 parla in favore dei detenuti politici e viene arrestato per aver invitato i presenti alla rivolta armata. Nominato, in marzo, amministratore della rivista «Studi sociali» di Montevideo, lascia l’incarico a causa di una malattia, che lo costringe all’inattività per alcuni anni. Nel 1933 sostiene il giornale «Sorgiamo!» di Buenos Aires, diretto da Aguzzi, e viene incluso nel «Bollettino delle ricerche» per il fermo. Nel 1936 professa ancora idee anarchiche, senza però svolgere una speciale attività, e nel 1940 continua a essere ostile al fascismo. S’ignorano data e luogo di morte. (F. Bucci – R. Bugiani – M. Lenzerini)

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen.
 
Bibliografia: L. Bettini, Bibliografia dell’anarchismo, vol. 1, t. 2, Periodici e numeri unici anarchici in lingua italiana pubblicati all’estero (1872-1971), Firenze, 1976, ad indicem; L. Fabbri, Luigi Fabbri. Storia d’un uomo libero, Pisa 1996, ad indicem.

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Note

Paternità e maternità: Giovanni e Antonia Galli

Bibliografia

2003

Persona

Collezione

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