​FONTANA, Alberto

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
​FONTANA, Alberto

Date di esistenza

Luogo di nascita
Pisa
Data di nascita
November 8 1868
Luogo di morte
Pisa

Biografia / Storia

Nasce a Pisa l’8 novembre 1868 da Fortunato e Fortunata Ruglioni, impiegato. Anarchico fin dalla giovane età, è dedito principalmente all’attività minuta di propaganda. Mancano notizie certe riguardo la sua appartenenza o meno a gruppi organizzati, ma da un appunto della Prefettura pisana del dicembre 1903 risulta che egli “gode di molta influenza” e che è “in relazione con tutti gli anarchici” della città. Nel dicembre 1910 il iii congresso anarchico di Maremma e Toscana lo nomina redattore de «L’Avvenire anarchico», carica che detiene fino al settembre 1913. Per la sorpresa di molti, allo scoppio del primo conflitto mondiale F. aderisce alla nascente corrente interventista rivoluzionaria. Nel marzo del 1915, con il compagno Ruffo Sarti, anch’egli di Pisa, dà vita a «La Guerra del popolo», organo del locale Fascio d’azione internazionalista, che, se esce soltanto per pochi numeri, ha comunque una certa risonanza, potendo vantare, tra i propri collaboratori, esponenti di spicco dell’interventismo rivoluzionario, fra cui Pietro Nenni. L’iniziativa di F., il quale, come la maggioranza degli anarchici interventisti, ritiene di agire nel solco della tradizione libertaria, è duramente contestata dai suoi vecchi compagni (cfr. O. Tonietti, Aberrazione mentale collettiva, «L’Avvenire anarchico», 1°, 8 e 16 aprile 1915), e ne segna il brusco distacco dal movimento libertario. Biasimo suscita altresì, all’inizio del 1916, il prodigarsi di F. per la pubblicazione, presso una tipografia pisana, di un volumetto dell’anarchico interventista toscano Raffaele Nerucci (Dal di là del Rubicone; con una prefazione di Charles Malato), figura nota e discussa dell’emigrazione anarchica italiana in Francia. La frattura con gli anarchici pisani è dunque netta e non si ricompone neanche nel dopoguerra, anche perché F. continua a difendere la legittimità e la coerenza libertaria della scelta interventista, come anche testimoniato dalla sua adesione alla sfortunata iniziativa di Roberto D’Angiò (cfr. «La Protesta», 14 ago. 1919). Conclusasi quell’esperienza, F. abbandona l’impegno politico, ritirandosi a vita privata. Muore a Pisa il 17 aprile 1942. (A. Luparini)

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen.
 
Bibliografia: G. Sacchetti, Sovversivi in Toscana (19001919), Todi 1983, ad indicem; A. Luparini, Anarchici di Mussolini. Dalla sinistra al fascismo, tra rivoluzione e revisionismo, Montespertoli 2001, ad indicem.

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Note

Paternità e maternità: Fortunato e Fortunata Ruglioni

Bibliografia

2003

Persona

Collezione