​FILIPPETTI, Filippo

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
​FILIPPETTI, Filippo

Date di esistenza

Luogo di nascita
Livorno
Data di nascita
24 ottobre 1892
Luogo di morte
Livorno
Data di morte
3 agosto 1922

Nazionalità

Italiana

Biografia / Storia

Nasce a Livorno il 24 ottobre 1892 da Adriano e Teresa Falleri, muratore, aderente all'Unione sindacale italiana, abitante in via del Vigna. Muore in località Pontarcione – periferia nord di Livorno - nella notte del 2 agosto1922 in un prolungato – circa tre quarti d'ora - scontro a fuoco tra un gruppo di Arditi del popolo e squadre fasciste toscane impegnate nella spedizione che mirava ad espugnare l'ultima roccaforte "rossa" della Toscana, assaltare le sedi proletarie e costringere alle dimissioni la giunta comunale socialcomunista di Livorno.
Nella stessa località, poche ore prima, sovversivi avevano sparato alcuni colpi di rivoltella contro un'auto carica di fascisti tra i quali, secondo fonti giornalistiche, si trovava anche l'on. Costanzo Ciano; a seguito di tale sparatoria sul luogo erano accorsi due camion della forza pubblica e un'autoblindata.

Il cadavere di F. viene scoperto l'indomani in un canneto da un contadino; vicino alla salma vengono rinvenute alcune armi (un coltello, un moschetto e una pistola) e, poco lontano, un altro moschetto con munizioni.
Durante l’assalto fascista della città, con l'appoggio delle forze dell'ordine, sono assassinati anche Pietro Gigli, consigliere comunale comunista; il fratello Pilade di tendenza libertaria; il consigliere socialista Luigi Gemignani; l'anarchico Gilberto Catarsi, facente parte del direttivo della Camera sindacale. Negli scontri restano uccisi anche altri tre cittadini: Oreste Romanacci (73 anni), Bruno Giacomini (14 anni) e Genoveffa Pierozzi in Luperi (53 anni). Una ventina i feriti più gravi, tra i quali un militante anarchico (Gino Mainardi) e uno socialista (Cesare Giovanni Saettini), nonché quattro fascisti.

Con Filippetti sale quindi a 5 il numero degli anarchici livornesi uccisi nel contrastare il primo fascismo (l'anno precedente, infatti, erano caduti all'Ardenza i militanti Amedeo Baldasseroni e Averardo Nardi, anch'essi arditi del popolo). La figura di F. viene ricordata da Virgilia D’Andrea, insieme a quella di altri anarchici assassinati dai fascisti, in una conferenza pubblica alla Cooper Union di New York il 6 gennaio 1929. Nel dopoguerra, il Gruppo libertario del "Gigante" (rione Garibaldi) assume il nome di Filippetti e nel luogo della sua uccisione, in via Provinciale Pisana, viene posta una lapide commemorativa su iniziativa dell’ANPPIA. Il nome di F. compare anche nella lapide funebre, presso il cimitero “dei Lupi”, del Gruppo antireligioso P. Gori (M. Rossi)

Luoghi di attività

Luogo
Livorno

Fonti

Fonti: Cronache locali de «Il Telegrafo» e della «Gazzetta Livornese» (3, 4, 5 agosto 1922).

Bibliografia: V. D’Andrea, Richiamo all’anarchia, Cesena 1956, p. 66; M. Rossi,‘Avanti siam ribelli…’, appunti per una storia del Movimento Anarchico nella Resistenza, Pisa, 1985, p. 81; T. Abse, Sovversivi e fascisti a Livorno (1918-1922). La lotta politica e sociale in una città industriale della Toscana, Livorno 1990, pp. 225-233; M. Rossi, Filippo Filippetti, in Dizionario biografico degli anarchici italiani, diretto da M. Antonioli ... [et al.], tomo 1, Pisa, BFS, 2003, p. 614. 

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Note

Paternità e maternità: Adriano e Teresa Falleri

Oggetto

Persona

Collezione

città