​FIAMBERTI, Aldo

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
​FIAMBERTI, Aldo

Date di esistenza

Luogo di nascita
Arcola
Data di nascita
October 6 1900

Biografia / Storia

Nasce a Arcola (SP) il 6 ottobre 1900 da Ferdinando e Albina Rolla, conducente di automobile. Attivo militante anarchico, si oppone con la forza alle squadracce nere e l’11 giugno 1922 viene condannato a 10 giorni di arresti per grida sediziose. Lo stesso anno emigra in Francia, dopo aver “avuto gravi urti coi fascisti del suo paese” e perché è sospettato di aver lanciato una bomba contro alcuni di loro. Descritto come persona di corporatura robusta e fronte alta, dimora a Marsiglia sino alla fine del 1927, poi si trasferisce a Ollioules (Var), continuando a professare apertamente le idee libertarie e a svolgere una “propaganda ostile al regime” di Mussolini. Il 13 settembre 1928 viene iscritto nella “Rubrica di frontiera” per l’arresto, poi è colpito da un decreto di espulsione dalla Francia e nell’agosto 1936 viene condannato a sei mesi di reclusione dal Tribunale di Perpignano, per aver violato il bando, che gli intimava di abbandonare immediatamente il paese. Rimesso in libertà, parte per la Spagna e a Barcellona si arruola nella Colonna Italiana a maggioranza anarchica, comandata dal repubblicano Mario Angeloni, prendendo parte ai combattimenti di Tardienta, Almudévar e Carrascal de Huesca. Rientrato in Francia il 30 agosto 1937, passando da Port-Bou, arriva a Parigi l’8 settembre e viene ospitato dalla famiglia di Marie Flamine. Arrestato il 2 ottobre, perché sospettato di essere implicato nell’attentato dinamitardo degli Champs Elysées, avvenuto l’11 settembre, si protesta innocente, respingendo seccamente gli addebiti e rifiutando di rispondere alle successive domande dei poliziotti, se non in presenza di un avvocato. Scarcerato dopo qualche mese di detenzione, viene nuovamente arrestato per inosservanza del decreto e condannato a sei mesi di reclusione. Liberato a pena espiata, si fa vedere, nella capitale francese, insieme a Tintino Persio Rasi e a Spartaco Rolla, poi si rifugia a Nizza, celandosi dietro i nomi di Carlo Polenta o Podestà e Daniele Pierotti, quindi, verso la metà del 1938, chiede asilo politico al Messico, mentre l’USI invita la Confederación de trabajadores de México ad agevolare l’ingresso nel paese di F., Ezio Taddei, Renato Chiappini, Giuseppe Pasotti e altri anarchici italiani, che descrive come “ottimi elementi, che han combattuto in Spagna, dando prova di un coraggio e una fede esemplari”. L’asilo politico viene però negato e F. rimane in Francia, dove si trova ancora nel 1940, quando il suo nome compare in una lista di “anarchici pericolosi”, insieme a quelli di Roberto Stanchi, Enea Del Papa, Umberto Ceccotti, Pietro Fantazzini e Raniero Cecili. S’ignorano data e luogo di morte. (F. Bucci – R. Bugiani)

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; Atroce attentato rosso nel cuore di Parigi, «Il Corriere della sera», 12 set. 1937; P. Monelli, I dinamitardi dei Campi Elisi “non devono” essere francesi, ivi, 15 set. 1937; Gli attentati di Parigi. Ipotetici terroristi “stranieri” comodo paravento dei rossi, ivi, 16 set. 1937; L’arresto di un anarchico reduce dalla Spagna, ivi, 3 ott. 1937; «Giornale di Genova», 3 ott. 1937; «Excelsior» México df, 1° giu. 1938. 

Bibliografia: E. Taddei, Collaborazione, «L’Adunata dei refrattari», 29 gen. 1938; U. Muccini, Il diario di Ugo Muccini, a cura di A. Bianchi, Arcola-La Spezia 1988, pp. 121, 138; La Spagna nel nostro cuore. 1936-1939. Tre anni di storia da non dimenticare, Roma 1996, ad nomen.

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Note

Paternità e maternità: Ferdinando e Albina Rolla

Bibliografia

2003

Persona

Collezione

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