CANTINI, Angelo

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
CANTINI, Angelo

Date di esistenza

Luogo di nascita
Firenze
Data di nascita
July 26 1893
Luogo di morte
Galluzzo

Biografia / Storia

Nasce a Firenze il 26 luglio 1893 da Arturo e Lola Chiaverini, cameriere. Pseudonimo: “Uno della folla fiorentina”. Quinto di 18 tra fratelli e sorelle C. ricorda come il padre, ingegnandosi nelle più svariate attività, “nulla mai trascurò per assicurare alla sua famiglia il necessario per la nostra vita”. Pur avendo potuto andare ben poco a scuola, C. legge di tutto e tutto osserva, così “fin da ragazzo fu in me fisso il giudizio che il mondo umano era mal composto […] e che questa Italia, bigotta e cialtrona era una patria e una madre affettuosa solo per la classe borghese e blasonata”. Giovanissimo trova lavoro come cameriere nei migliori hotel e nelle buone trattorie della Firenze dell’epoca. Nell’ottobre del 1909 partecipa ai moti che si svolgono in città a seguito della fucilazione di Ferrer. Nel 1911 è particolarmente colpito dal gesto di Augusto Masetti e dalla campagna per la sua liberazione. Proprio in quel periodo conosce Fernando Puzzoli e con lui il movimento anarchico, cui aderisce con entusiasmo. Nel giugno del ’14 partecipa agli scontri della Settimana rossa fiorentina e poi alla manifestazione per impedire l’intervento in guerra. A conflitto iniziato, per evitare prima o poi di essere richiamato, aborrendo l’uso delle armi, e preoccupato all’idea di dover sparare contro altri proletari, si presenta volontario nella Croce Rossa e come infermiere partecipa alla guerra. Terminato il conflitto aderisce all’uai ed è uno dei più attivi diffusori di «Umanità nova»; da solo ne distribuisce 200 copie al giorno. Partecipa o è attento testimone dei tumultuosi avvenimenti fiorentini di quel periodo. Arrivato al potere Mussolini, fa parte, assieme al siciliano Ferdinando Cappuccio, a Nello Martellini e Alfeo Batoni del gruppo informale stretto attorno a Fosco Posani e ha l’incarico di inviare a «Il Martello» di New York notizie sulla situazione fiorentina. Nell’ottobre del 1925 è testimone della “notte di S. Bartolomeo” quando i fascisti massacrano Becciolini, Console, Luporini e Pilati. Il suo dettagliato resoconto dei fatti, sul giornale di Tresca e quindi su «Il Risveglio» di Bertoni, scatena un’ondata di perquisizioni tra i sovversivi fiorentini. Nel 1927 viene fermato perché promotore assieme ad altri compagni di una raccolta di firme a favore di Sacco e Vanzetti; ormai troppo conosciuto nella zona del mercato, dove lavora e vive con la moglie Bruna e il figlio, è costretto a un atteggiamento sempre più cauto. Morto Posani nel ’35, C. segue l’intimo amico Cappuccio nell’avvicinamento al PCdI, di cui diventa militante, senza per altro mai rinnegare il passato libertario. Durante la Resistenza fa parte delle SAP della III zona PCI (Firenze centro) e nel dopoguerra è segretario dell’anpi del Galluzzo (Fi) dove si è trasferito e dove muore il 15 aprile 1975.
 

Fonti

Fonti: Istituto Storico della Resistenza in Toscana – Firenze, Memorie di Angelo Cantini, 1971; ANPI-Fi, cartellino personale.

Bibliografia: L. Di Lembo, Il movimento anarchico a Firenze (1922-1930), «Città e Regione» dic. 1980; G. Sacchetti, Sovversivi in Toscana (1900-1919) Todi 1983.

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Note

Paternità e maternità: Arturo e Lola Chiaverini

Bibliografia

2003

Persona

Collezione

città

frazione