CAMPOMORI, Luigi

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
CAMPOMORI, Luigi

Date di esistenza

Luogo di nascita
Imola
Data di nascita
April 18 1885
Luogo di morte
Napoli

Biografia / Storia

Nasce a Imola (Bo) il 18 aprile 1885 da Giuseppe e Adele Sermenghi, muratore. A soli 19 anni è arrestato per l’affissione di un manifesto anarchico diretto Ai richiamati della classe 1880. Accusato nel 1912 di aver distribuito manifesti antimperialistici intitolati Ai coscritti in occasione della chiamata alle armi della classe 1892, gli viene inflitta un’altra condanna. In quel periodo è particolarmente attivo, oltre che nel Sindacato Muratori, anche nel Comitato Pro Stampa Rivoluzionaria, organismo creato a Imola per sostenere economicamente le pubblicazioni antimilitariste, sindacaliste-rivoluzionarie e anarchiche. Il suo è un impegno che va oltre la semplice ricerca di sottoscrizioni o la diffusione degli stampati: dal 6 aprile al 1° giugno 1913 si assume la responsabilità penale, in veste di gerente, di quanto appare sul settimanale anarchico bolognese «L’Agitatore». Per non scontare le pene assegnategli a causa di alcuni articoli incriminati, nel 1913 espatria in Svizzera; rientra in Italia dopo l’amnistia del 1914. Nel dopoguerra lo ritroviamo sottoscrittore assiduo della stampa anarchica, con un occhio di riguardo per i fondi pro vittime politiche. Nell’agosto del 1920, durante l’affissione di un manifesto non autorizzato, stampato a sostegno dei detenuti politici, insieme ad altri anarchici imolesi ha una colluttazione con i carabinieri, che non mancano di denunciarlo. Il 10 luglio 1921 è assalito in piazza Quaini a Imola da una decina di fascisti (che lo tenevano d’occhio per la sua attività politica e sindacale) e viene percosso violentemente. Riesce a stento a rifugiarsi nella vicina birreria Passetti, ma i fascisti lo inseguono all’interno del locale continuando a picchiarlo. Nella confusione che segue altri anarchici presenti nel locale, nel tentativo di aprirsi una via di fuga, si difendono come possono e avviene uno scontro a fuoco: al termine rimane ucciso un incolpevole impiegato della Camera Agraria, poi considerato martire fascista. Di questa morte è accusato l’anarchico imolese Primo Bassi e condannato ingiustamente a 20 anni di carcere (la perizia balistica lo discolpava). Anche C. viene denunciato come partecipante allo scontro a fuoco ma viene assolto perché “prima degli incidenti era stato bastonato a sangue dai fascisti e ricoverato in ospedale”. Rimessosi dalle conseguenze delle percosse, continua nella sua professione di muratore e con i proventi del suo modesto lavoro contribuisce a sostenere il periodico anarchico imolese «Sorgiamo!». Nel 1922, per sottrarsi alle persecuzioni fasciste, espatria in Francia ove resta un anno. Dal l° febbraio 1925 fino al 3 febbraio 1931 si trasferisce clandestinamente a Messina e a Reggio Calabria, dove prosegue l’attività di propagandista diffondendo la stampa anarchica. Il 15 aprile 1931 viene arrestato, a Senigallia, con l’accusa di diffusione di volantini antifascisti. Il prefetto di Bologna ne chiede l’assegnazione al confino malgrado la Questura di Ancona gli comunichi di non avere prove. Tradotto a Bologna, riceve una condanna al confino di cinque anni per “attività anarchica”. Finisce a Lipari, poi a Ventotene e infine a Ponza, da dove viene ricoverato d’urgenza, il 29 ottobre 1934, all’Ospedale degli Incurabili di Napoli per trombosi celebrale e arteriosclerosi. Muore a Napoli l’8 dicembre 1934. 
 

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; Archivio storico della Federazione Anarchica Italiana – Imola (Bo), Fondo Anarchici Imolesi.

Bibliografia: P. Bassi, Anarchici e resistenza antifascista, in Imola medaglia d’oro, Imola 1985; N. Galassi, Il fascismo a Imola, vol. I, Bologna 1993, ad indicem; S. Pedini, Il “Biennio Rosso” ad Imola, tesi di laurea, Univ. Firenze, aa. 1971-72.

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Note

Paternità e maternità: Giuseppe e Adele Sermenghi

Bibliografia

2003

Persona

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