CAMINITA, Michele
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- CAMINITA, Michele
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Palermo
- Data di nascita
- March 5 1878
Biografia / Storia
- Nasce a Palermo il 5 marzo 1878 da Vincenzo e Giovanna Pizzo; giornalista, pseudonimo “Ludovico”. Frequenta l’ambiente socialista palermitano prima di trasferirsi negli Stati Uniti con il fratello Ludovico (nato l’8 febbraio 1883), renitente alla leva. Ludovico viene “notato” dalla polizia come “attivo propagandista anarchico” nel 1905: risiede a Barre (Vermont), scrive su «Cronaca sovversiva» ed è autore di un bozzetto drammatico L’idea che cammina (Barre 1905). Ma il vero Ludovico non solo non figura nell’elenco dei sovversivi, ma, a una più approfondita indagine, risulta defunto il 13 marzo 1903 (secondo Michele il 12 febbraio) all’Ospedale Generale di Montreal (di Winnipeg nella versione di Michele) per una frattura alla gamba riportata cadendo da un treno in movimento. L’enigma viene risolto da una lettera dello stesso Michele indirizzata, nell’ottobre 1906, al questore di Palermo, responsabile di aver fatto interrogare l’ignara madre. Per evitare di comunicare ai genitori la scomparsa di Ludovico, “vittima del capitalismo ingordo e scellerato”, Michele aveva assunto come nom de plume quello del fratello. Nel 1906 le segnalazioni dagli usa collocano C. tra gli anarchici italiani “da reputarsi più pericolosi”. Attivo conferenziere, si sposta nel Rhode Island, Massachussets, Connecticut, trasferendosi poi da Barre a Paterson (nj) e diventando redattore de «La Questione sociale», su cui pubblica articoli minacciosi contro il presidente Th. Rooscevelt e la regina madre italiana o inneggianti al regicidio di Bresci. Agli inizi del 1909 C. dà vita a «L’Internazionale», rivista quindicinale uscita per pochi mesi a Filadelfia, dimostrando un’acre vena polemica. Collaboratore di «Cronaca sovversiva» di Lynn (Mass.) e de «L’Era nuova» di Paterson, nel settembre 1912 viene arrestato, e poi rilasciato su cauzione, insieme con Firmino Gallo: “Il primo per avere disegnato e il secondo per avere esposto nella vetrina della sua libreria di Straight Street [la Libreria sociologica di Paterson] una figura che avrebbe voluto essere una satira contro l’opera civilizzatrice italiana in Libia”. Il cartoon, pubblicato da «Mother Earth», la rivista di Emma Goldmann, nell’ottobre successivo, aveva suscitato il “risentimento” di alcuni italiani residenti a Paterson. Autore di vari opuscoli e occasionale collaboratore della stampa italiana, nel Primo dopoguerra C. dà vita al periodico «La Jacquerie», i cui pochi numeri usciti “ebbero molta difficoltà a circolare causa la reazione sempre imperversante contro gli anarchici” (U. Fedeli, Giornali, riviste, numeri unici stampati in italiano dal 1914 al periodo clandestino, «Movimento operaio», ago.- set. 1950). Alla fine del 1920 la costituzione della CdL di New York, sorta, secondo «La Jacquerie» “in danno della Industrial Workers of the World”, provoca un violento attacco del giornale diretto da C. alla “cricca degli sciacalli” della CdL, i quali rispondono che “il signor ‘Jacquerie’, se non è un mentecatto, può essere benissimo una spia pagata dalla borghesia”. Le accuse lanciate dall’organo di stampa della locale Federazione Italiana del Socialist Party of America provocano l’arresto di “29 pericolosi terroristi di Paterson”, tra cui C. (L’arresto di Lodovico Caminita e di altri 28 compagni di Paterson, «Umanità nova», 30 mar. 1920). Dopo una breve detenzione C. viene condannato alla deportazione in Italia, ma il provvedimento è sospeso per sei mesi e successivamente revocato, probabilmente per le ammissioni da lui fatte durante gli interrogatori che pare abbiano portato all’arresto di Salsedo, Elia e Cannone. Proprio per questi motivi «L’Avvenire anarchico» parlerà, nel 1922, di una sua collaborazione con la polizia. È comunque certo, scriverà il Console di New York nel 1926, che C. per evitare di essere rimpatriato aveva formalmente promesso che “non avrebbe più militato nel partito anarchico”. Effettivamente, dopo la disavventura del 1920 C. abbandona completamente l’anarchismo e si dedica al giornalismo “borghese” e, nel 1922, vengono segnalati suoi articoli di “completa ritrattazione” nel «World» e nel «New York Herald». Nel frattempo la sua Sonata elegiaca. Dramma in 4 atti, rappresentata al Teatro Olimpic di New York nel maggio 1921, con interprete principale Mimì Aguglia, ottiene un buon successo di pubblico. Nel 1924 nel «Libero accordo» di Roma appare una corrispondenza di questo tenore: “Anche la spia Lodovico Caminita, impiegato come redattore presso il «Corriere d’America» di Barzini, volle vendicarsi contro le sferzate subite dal Tresca, per averlo pel primo denunciato strappandogli la maschera dal viso; [...] Caminita [...] si recò di nascosto in tribunale dando tutte le informazioni necessarie per farlo condannare” (N. Cuneo, Corrispondenze. Dalla Repubblica Stellata, «Libero accordo», 18 gen. 1924). Nel 1926 risulta redattore de «Il Bollettino della sera» e “professa sentimenti patriottici”. Nel 1930 è segnalato a Scranton, dove pubblica il giornale «Il Minatore», che suscita sospetti in quel di Palermo, dove è stato spedito, per il passato di “senza patria e disertore” del suo proprietario-direttore, ma che, secondo un’indagine delle autorità consolari, “esplica apprezzabile opera di italianità”, essendo ormai C. “un grande ammiratore del Duce e del Fascismo”. Per tali motivi si propone la sua cancellazione dal registro dei sovversivi. Trasferitosi in Virginia, vi muore verso la metà degli anni Cinquanta.
Fonti
- Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; Archivio dello Stato - Palermo, Gabinetto di Questura (1920-1943), b; 484; ivi, Gabinetto di Prefettura (1906-1925), b. 392; [A. Felicani], Piccola posta, «Controcorrente», 31, ago. 1962.
Bibliografia: scritti di C.: Che cos’è la religione, Paterson (nj) 1906; Il diritto d’amare, Philadelphia 1908; Free Country, Paterson [1908]; L’educazione dei fanciulli, Philadelphia 1908; I delinquenti, Latrobe (pa) 1910; Nell’isola delle lacrime. Ellis Island, New York 1924; Augusto Crovelli, romanzo, New York 1927; In Nuova York, Scranton 1936 Corte d’Assise; Biografia di Amedeo Obici, New York 1943 .
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181
Note
- Paternità e maternità: Vincenzo e Giovanna Pizzo
Bibliografia
- 2003