FERRANTE, Girolamo
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- FERRANTE, Girolamo
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Palermo
- Data di nascita
- August 2 1878
- Luogo di morte
- Palermo
Biografia / Storia
- Nasce a Palermo il 2 agosto 1878 da Francesco Paolo e Giuseppa Piscitello, commerciante di frutta. Compiuti gli studi tecnici, lavora col padre e frequenta la compagnia di studenti socialisti e anarchici. Alla fine del 1901 aderisce al gruppo socialista-anarchico “I Vespri”, di cui diventa, con Gesualdo Crisafi, il maggiore esponente. Il 1° maggio 1902 presenta, al Politeama Garibaldi, un ordine del giorno del gruppo anarchico per l’abolizione del domicilio coatto. Nei mesi seguenti tiene viva l’agitazione pro-coatti e contro il governo, per i fatti di Giarratana e di Candela, partecipando, lui non studente, alle agitazioni studentesche in corso. Il gruppo anarchico tiene le sue riunioni nella cdl: qui F. distribuisce la stampa anarchica che gli perviene da tutta Italia e dall’estero. È infatti corrispondente de «L’Agitazione» di Roma, collaboratore de «La Protesta umana» di Chicago-San Francisco e de «Il Grido della folla» di Milano. Palesatosi avversario dell’organizzazione anarchica, sostiene in merito una polemica con “Catilina” (L. Fabbri) su «L’Avvenire sociale» di Messina. Il 17 agosto 1903 subisce la prima denunzia, per avere oltraggiato con la parola “mascalzoni” gli agenti di polizia che stavano perquisendo la sua abitazione. Dopo un diverbio col padre, che gli chiede di abbandonare i suoi ideali, e per sfuggire alla vigilanza asfissiante della polizia, che si serve di un compagno, Ernesto Briano, quale agente provocatore nei suoi confronti, nel luglio 1904 parte per l’Algeria, la Francia (Lione, Parigi) e Milano, dove frequenta ambienti anarchici. Viene rimpatriato d’autorità nel novembre successivo. Partirà altre due volte, per la Svizzera il 16 agosto 1907, in compagnia di Francesco Saladino, un anarchico pregiudicato per reati comuni (che, stabilitosi a Bellinzona, diverrà console in età fascista) e per la Francia (Marsiglia) il 16 gennaio 1909. Nei soggiorni palermitani affianca alla propaganda anarchica la predicazione “teosofica”. Ha, infatti, aderito con altri compagni (Giuseppe Randisi, Gaetano Buglino ecc.) alla “società teosofica”, una setta fondata a New York nel 1875 e avente sede ad Adgar (Madras), in India. La “società teosofica” ha per scopo di “formare il nucleo di una fratellanza universale dell’umanità, senza distinzione di razza, sesso, colore politico, ecc.”. F. e i suoi compagni palermitani ritengono compatibile questa dottrina, spiritualista e interclassista (dirige la sezione italiana Decio Cavallari, segretario negli uffici di questura della Camera dei Deputati), con l’anarchismo. Fatto sta che negli anni successivi F. allenterà progressivamente i suoi legami col movimento anarchico, fino ad abbandonarlo alla vigilia della Prima Guerra mondiale. Richiamato alle armi nel settembre 1916, frequenta la scuola militare di Modena dove ottiene il grado di sottotenente. Congedatosi nel febbraio 1919, s’iscrive poco dopo all’Associazione nazionale combattenti da cui passa, nel 1921, alla locale sezione dei Fasci di combattimento. Radiato dallo schedario dei sovversivi nel 1925, muore a Palermo il 18 maggio 1942. (N. Musarra)
Fonti
- Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; Archivio di Stato Palermo, Gabinetto Questura (1920-1943), b. 467 (1927), f. Ferrante Girolamo di Francesco; ivi, b. 473 (1928), f. Saladino Francesco di Santi – sovversivo; ivi, gq (18661939), b. 185 (1922), f. Teosofi; ivi, gp (19061925), b. 439 (1907), f. Circolare per arresto anarchici; G. Gugino, Per la verità. Anarchici delinquenti, spie, addomesticati e teosofi a … Palermo?, «La Protesta umana», Milano, 28 ago. 1908.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181
Bibliografia
- 2003