​FELLINI, Attilio

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
​FELLINI, Attilio

Date di esistenza

Luogo di nascita
Savignano sul Rubicone
Data di nascita
February 7 1879
Luogo di morte
Genova

Biografia / Storia

Nasce a Savignano sul Rubicone (FC) il 7 febbraio 1879 da Anacleto e Palma Stambazzi, ferroviere sindacalista. Secondo di otto figli, compie gli studi elementari e inizia a lavorare come sarto. Presta servizio militare come volontario nei carabinieri ed è durante questo periodo che vengono registrati i primi atti d’insofferenza alla disciplina. Entra nelle Ferrovie dello Stato prima come manovale, poi come frenatore, quindi viene retrocesso nella precedente categoria per motivi disciplinari. Intanto dal 1903 si è trasferito, con uno dei fratelli, a Genova. Durante questi anni F. viene in contatto con le idee socialiste, poi anarchiche; leggendo molto e frequentando i compagni di lavoro, inizia anche a seguire riunioni e comizi, prende spesso la parola dimostrandosi “intelligente, volenteroso, sinceramente attaccato alle sue nuove teorie”, in questo modo “accaparra la fiducia dei compagni della sua categoria” che lo eleggono come rappresentante; con tale qualifica entra a far parte del Consiglio centrale di rappresentanza del personale delle Ferrovie dove durante una delle sedute, nel 1913, prende la parola per opporsi decisamente alla guerra. Si sposta continuamente, in qualità di rappresentante del sindacato ferrovieri, partecipando in diverse città a comizi e dimostrazioni. Durante i disordini che si susseguirono negli anni ’13 e ’14, particolarmente violenti in Romagna e nelle Marche, F. è a Rimini e viene denunciato e condannato per danni provocati alla stazione e per incitamento alla rivoluzione. Collabora nel frattempo a «La Tribuna dei ferrovieri» e a «Ruota alata», ma sempre con articoli relativi al mandato affidatogli, articoli che paiono non destare preoccupazioni nelle autorità che lo controllano. Nel 1919 lo troviamo ancora protagonista durante scioperi e comizi, viene più volte denunciato e condannato per “oltraggio alla forza pubblica” o per “incitamento alla rivoluzione” a Genova e Bologna. Ricopre per breve tempo la carica di segretario interinale della cdl di Sestri Ponente, poi in settembre si trasferisce in Versilia e diventa segretario della cdl di Seravezza, aderente all’usi; è inoltre incaricato della propaganda nell’intera Versilia e Garfagnana. Nel 1920 , durante la difficile vertenza dei lizzatori di Carrara con gli industriali viene chiamato, con A. Borghi, come oratore presso la locale cdl dall’allora segretario Alberto Meschi, con il quale è del resto da tempo in contatto. In questi anni aumenta la vigilanza ­congiunta da parte delle autorità competenti di Lucca, Massa Carrara, Genova e Forlì anche in ragione dei contatti costanti con Meschi, Malatesta, e Borghi. Prende parte al Congresso nazionale anarchico di Bologna nel luglio 1920. Dopo violenti contrasti con i fascisti locali, alla fine del 1922 lascia Seravezza, senza la famiglia; viene segnalato prima a Cagliari dove “continua la sua opera sovversiva”, quindi viene costretto a emigrare in Francia, a Marsiglia, dove risiede fino a che la grave malattia di una figlia lo fa tornare a Seravezza; qui ha ancora scontri con gli esponenti del fascio locale, tanto che subito dopo la tragica morte della giovane figlia, la famiglia lascia definitivamente il paese per trasferirsi a Genova, dove F. continua ad essere vigilato per alcuni anni. Nel 1940 una “Riservata” della Prefettura di Genova comunica al CPC che “l’individuo in oggetto risiede tuttora in questa città e da molti anni non offre più motivo a rilievi in linea politica”, pertanto “su conforme parere espresso dalla R. Questura di Forlì, quest’ufficio lo ritiene meritevole di radiazione dallo schedario dei sovversivi”. Nel febbraio 1941 il suo nome viene effettivamente cancellato. F. muore a Genova il 28 novembre 1951. (A. Celi)

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; Archivio di Stato Massa, Comm. Pubblica Sicurezza Carrara (1900-1932), f. Agitazione operai marmo; Archivio di Stato Lucca, Gabinetto Prefettura, f. Scioperi ed agitazioni politiche; Archivio di Stato Lucca, anni 1919-1922, f. Azioni di squadrismo

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Note

Paternità e maternità: Anacleto e Palma Stambazzi

Bibliografia

2003

Persona

Collezione

città