FEDI, Silvano
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- FEDI, Silvano
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Pistoia
- Data di nascita
- April 25 1920
- Luogo di morte
- Pistoia
Biografia / Storia
- Nasce a Pistoia il 25 aprile 1920 da Bruno e Tranquilla Fedi, studente. Frequenta il liceo nella sua città natale e nel 1939 insieme ad altri studenti promuove la costituzione di un gruppo antifascista. Per questa sua attività il 12 ottobre è arrestato e il 26 novembre denunciato dall’OVRA di Firenze al Tribunale Speciale per la Difesa dello Stato con l’accusa di aver svolto attività comunista. Il tribunale, con sentenza del 25 gennaio 1940 condanna F. a un anno di detenzione per concorso in “associazione e propaganda antinazionale”. Il 10 febbraio la pena gli viene condonata, rientra a Pistoia e si rigetta con entusiasmo nella lotta antifascista. È in questo periodo che si avvicina all’anarchismo, grazie anche ai contatti e alle discussioni che ha con gli altri anarchici pistoiesi. Aderisce al gruppo anarchico di Bottegone, ma la polizia è a conoscenza del fatto, cosicché F. è arrestato nel gennaio 1942. Alla caduta del fascismo è fra i primi a scendere in piazza ed a reclamare quella libertà per tanto tempo attesa. Il 26 luglio 1943 si spinge di fronte alle officine San Giorgio con l’intenzione di invitare gli operai allo sciopero ma è arrestato dalla polizia badogliana. Alla notizia del suo arresto una folla minacciosa si accalca di fronte al palazzo della Questura e pretende la liberazione di F., che avviene infatti qualche ora dopo. Nel frattempo anche a Pistoia sta maturando l’iniziativa per organizzare la resistenza armata al nazifascismo. F. è tra i primi a costituire la più importante formazione partigiana operante in città e nelle immediate vicinanze. Alla sua squadra, che agisce autonomamente, aderiscono contadini, operai, studenti ed ex soldati sbandati, per la maggior parte anarchici o comunque d’idee libertarie. F. è protagonista di alcune azioni coraggiose alla Fortezza di Pistoia per rifornire la sua formazione di armi e viveri, ed alle carceri per liberare i detenuti. Muore il 29 luglio 1944 nelle vicinanze di Pistoia in un’imboscata tesagli dalle truppe tedesche, forse su delazione di alcuni italiani, ma l’episodio non è a tutt’oggi completamente chiarito. (I. Rossi)
Fonti
- Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; Archivio Famiglia Berneri-A. Chessa, Relazione delle Squadre Franche a carattere patriottico XII zona “Gruppo Silvano”.
Bibliografia: Gli anarchici contro il Fascismo: Pistoia, «A», apr. 1973; R. Risaliti, Antifascismo e Resistenza nel Pistoiese, Pistoia 1976, ad indicem; xxv Anniversario della Liberazione di Pistoia, Pistoia 1979; E. Panconesi, Ricordo di Silvano, «Il Ponte», nov.-dic. 1979; P. Zerbini, Abbiamo intervistato l’uomo che doveva comandare nel ’43 il plotone d’esecuzione preparato per Licio Gelli, «L’Occhio», 8 giu. 1981; G. Giustiniani, Frugando nel passato del “Venerabile Maestro” Licio Gelli, «La Nazione» 29, 30, 31 ago. e 1 set. 1981; M. Gori, lettera al quotidiano “L’Occhio” di un compagno partigiano su un “servizio esclusivo” riguardante l’avventuriero Gelli, «L’Internazionale», ago. 1981; I. Rossi, Rilevante contributo anarchico, in Antifascismo e Resistenza degli anarchici in Toscana, suppl. a «Umanità nova», n. 14, 1981; Id., La ripresa del Movimento Anarchico Italiano e la propaganda orale, Pistoia 1981, ad nomen; G. Petracchi, Ai tempi che Berta filava, Milano 1995, ad indicem.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181
Note
- Paternità e maternità: Bruno e Tranquilla Fedi
Bibliografia
- 2003