FARINA, Giuseppe

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
FARINA, Giuseppe

Date di esistenza

Luogo di nascita
Bolano
Data di nascita
May 27 1871

Biografia / Storia

Nasce a Bolano (SP) il 27 maggio 1871 da Domenico e Teresa Fregosi, calzolaio. Considerato di “intelligenza comune”, il suo livello d’istruzione si limita alle prime classi elementari. Poco più che fanciullo comincia ad apprendere dal padre il mestiere di calzolaio che praticherà per tutta la vita. Nel 1892, ormai adulto, lascia il piccolo comune della Val di Vara per stabilirsi alla Spezia. Giunto nel capoluogo in un periodo di grande espansione dell’ideale anarchico grazie soprattutto all’opera di Vittorio Fabrizioli, F. non tarda ad avvicinarsi agli ambienti sovversivi cittadini. Negli anni a cavallo tra i due secoli, fa la conoscenza di Pasquale Binazzi del quale diventa subito buon amico. Contemporaneamente F. comincia a destare anche l’interesse delle forze dell’ordine le quali aprono un fascicolo a suo nome. F., pur “non godendo di buona fama tra il pubblico perché di carattere prepotente” e di “educazione grossolana”, è comunque “lavoratore assiduo e si comporta bene con la famiglia”. La Sottoprefettura nota inoltre che, “nonostante la sua poca istruzione” F. non manchi occasione di presentarsi a “riunioni, conferenze, comizi e manifestazioni in genere del partito, alle quali prende parte con assiduità e interesse”. L’impulsività e “l’intolleranza verso le idee degli altri partiti sovversivi” procurano a F. i primi guai con la legge quando, nel gennaio 1899, viene processato per “i reati di minacce semplici e lesioni” nei confronti di un convenuto ad un comizio. All’inizio del 1900 è con Pasquale Binazzi “tra i principali autori dell’organizzazione operaia spezzina, cooperandosi per la fondazione della Camera del Lavoro locale e per la costituzione della lega dei calzolai”. Dopo la fondazione della cdl, avvenuta nel marzo 1901 Binazzi, che ripone ormai grande fiducia in F., lo vuole accanto a sé per farne uno dei suoi più stretti collaboratori. Effettivamente F. si dimostra “molto solerte e attivo nella propaganda dei principi anarchici e si presta assai volentieri a distribuire stampati in occasione dei comizi”, inoltre “verso i correligionari che si dimostrano timidi, usa in ogni occasione parole d’incitamento ad adoperarsi energicamente nella azione propagandista”. Tutti questi motivi spingono Binazzi nel luglio 1903 a scegliere F. come gerente responsabile del neonato settimanale anarchico spezzino «Il Libertario». Questo incarico costerà a F. ben tre condanne nell’arco di poco più di un anno per “calunnia a mezzo stampa”. In particolare rimarranno celebri i processi intentati dai generali Stevani e Messina che “per la figura stessa dei querelanti sono assunti come episodi simbolo nella lotta contro il militarismo contribuendo ad aumentare la popolarità e la simpatia per il foglio anarchico nell’ambiente sovversivo”. Per sfuggire al carcere F. è costretto a riparare in Svizzera nel giugno 1904, ma per motivi non del tutto chiari – convinto, pare, dall’informale assicurazione da parte delle autorità che non sarebbe stato incarcerato – fa presto ritorno alla Spezia dove invece il 26 settembre viene arrestato e successivamente tradotto a Genova. F. è condannato complessivamente ad oltre due anni di carcere e a una ammenda. Esce di prigione il 20 dicembre 1906 e torna immediatamente a far parte dell’entourage de «Il Libertario», non più però con un incarico formale, ma solo come collaboratore. L’avere abbandonato la gerenza del foglio non basta a tenere F. lontano dai problemi con la giustizia, infatti il 17 Settembre 1909 è arrestato “per devastazione e incendio volontario commesso il 13 settembre in seguito a pubblica dimostrazione” a danno di un albergatore. Il 15 dicembre è comunque prosciolto per insufficienza di prove. È tra gli organizzatori del Convegno anarchico ligure tenutosi alla Spezia il 22 gennaio 1911 durante il quale interviene “per criticare dal punto di vista tecnico «Il Libertario»”. Dal 2 marzo è schedato come anarchico “pericoloso” e perciò “individuo da vigilare costantemente”. Durante il Biennio rosso prende parte a tutte le manifestazioni di piazza ed è tra “i più attivi promotori delle agitazioni nello spezzino”. Il 16 luglio 1919 F. viene arrestato per “associazione a delinquere in linea ai delitti contro l’ordine pubblico e la proprietà”. Il 9 settembre è rimesso in libertà per amnistia. Dopo la distruzione della sede de «Il Libertario» avvenuta il 26 ottobre 1922 per mano dei fascisti e l’allontanamento forzato dell’amico Binazzi dalla città, F. sembra abbandonare la militanza attiva, perciò le autorità, pur sospettandolo di propaganda anarchica clandestina, non prendono alcun provvedimento restrittivo nei suoi confronti. L’ultimo cenno su F. pervenuto al Ministero dell’Interno porta la data del 16 marzo 1942. S’ignorano data e luogo di morte. (A. Mameli)

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; ivi, Binazzi Pasquale; Archivio di Stato Genova, Prefettura, b. 336, Il Libertario; Archivio di Stato La Spezia, Gabinetto Prefettura, b. 3, f. 5 Sovversivi 18901899; ivi, Gabinetto Prefettura, b. 5, f. 12, Stampa periodica.
 
Bibliografia: «Libertario», Numero Unico della Federazione Anarchica Spezzina, La Spezia, [lug.] 1946; G. Bianco, C. Costantini, Per la storia dell’anarchismo: ‘Il Libertario’ dalla fondazione alla guerra mondiale, «Movimento operaio e socialista in Liguria», 2, 1961; G. Bianco, L’attività degli anarchici in Liguria nel biennio rosso (19191920), ivi; C. Costantini, Gli anarchici in Liguria durante la prima guerra mondiale, ivi; A. Bianchi, Storia del movimento operaio di La Spezia e Lunigiana, Roma 1975; Id., La Spezia e Lunigiana  Società e politica dal 1861 al 1945, Milano 1999; A. Mameli, La diffusione de “Il Libertario” della Spezia nel 1917, «Rivista storica dell’anarchismo», gen.-giu. 2002.

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Note

Paternità e maternità: Domenico e Teresa Fregosi

Bibliografia

2003

Persona

Collezione

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