FANTAZZINI, Callisto
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- FANTAZZINI, Callisto
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Castel San Pietro Terme
- Data di nascita
- March 24 1886
- Luogo di morte
- Bari
Biografia / Storia
- Nasce a Castel San Pietro Terme (BO) il 24 marzo 1886 da Raffaele e Clementa Boninsegna, muratore. Non si conosce la data del suo trasferimento a Bologna, ma, fin dai primi anni del ’900, inizia a frequentare gli ambienti anarchici felsinei partecipando a riunioni e convegni. Dal 1911 il suo impegno politico aumenta fino a insospettire la Prefettura di Bologna che ne richiede l’assidua sorveglianza e la redazione della scheda biografica, datata 16 dicembre 1911, nella quale viene descritto di “alta statura, corporatura snella ed espressione simpatica”. Non si conosce molto della sua attività negli anni precedenti al 1911: ne viene però segnalata la sua presenza in America, da dove viene espulso, ed una stretta corrispondenza con anarchici del regno e d’oltre oceano. A partire dal 1912, dopo l’attentato di Masetti, il clima cambia e mutano anche i toni delle informative della polizia: infatti, da “lavoratore assiduo” nel 1911 diventa, nel giro di un anno, “uno che lavora solo quanto basta per provvedere al proprio sostentamento e di scarsa intelligenza”. Invece F. entra nel 1912 nella Lega Muratori di Bologna come scritturale, partecipa a un comizio pro vittime politiche e al Congresso nazionale sindacalista a Modena dal 23 al 25 novembre. Il 1° aprile 1913 viene eletto presidente del Consiglio generale delle Leghe della cdl di Bologna. Sempre quell’anno partecipa ad un Comizio pro Masetti che si tiene presso la cdl ed interviene al Convegno nazionale dell’usi a Milano dal 5 al 7 dicembre. Il suo attivismo e le sue capacità organizzative lo portano, nel 1914, a essere rieletto presidente del Consiglio generale delle Leghe della Vecchia cdl sindacale. Come anarchico militante è iscritto al Fascio Libertario Bolognese e nel 1915 rappresenta il movimento a un convegno per la difesa del pane, tenutosi a Bologna il 12 febbraio. In marzo viene segnalato ad Avezzano – completamente distrutta dal terremoto che ha devastato la Marsica il 13 gennaio, causando 30.000 morti –, come integrante di una squadra di operai bolognesi, mentre partecipa alla partecipa alla costruzione delle baracche. Si adopera nelle zone terremotate ancora in giugno e luglio, ma al suo ritorno a Bologna è richiamato alle armi. Nei primi mesi del 1916 il suo reggimento viene spedito in zona di guerra; è congedato il 14 giugno 1919. Al suo rientro a Bologna riprende l’attività politica. Aderisce all’Unione anarchica provinciale bolognese che, costituitasi il 22 febbraio 1920, raccoglie i numerosi gruppi anarchici locali. In seguito all’espulsione dei sindacalisti rivoluzionari coinvolti nell’interventismo, il controllo e la direzione della Vecchia Camera del lavoro viene assunta dagli anarcosindacalisti. F. è membro del Consiglio generale assieme (tra gli altri) al segretario Clodoveo Bonazzi e al vicesegretario Pietro Comastri. Al Congresso che si tiene a Bologna il 13 e 14 febbraio del 1921 F. viene chiamato alla presidenza assieme a Corsini di Crevalcore. Nell’agosto del 1922 la Vecchia cdl di Bologna viene distrutta dai fascisti. Da questo momento in poi F. sembra allontanarsi dalla politica attiva, pur continuando a professare idee anarchiche. Viene continuamente sorvegliato negli anni successivi. Nel 1930 si trasferisce con la famiglia a Foggia dove trova lavoro, come muratore. Nel 1931 viene radiato dallo schedario dei sovversivi. Muore a Bari il 29 maggio 1959. (T. Marabini – C. Mazzolani)
Fonti
- Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; «Umanità nova», 18 feb. 1921.
Bibliografia: M. Casarini, Contributo alla storia del movimento anarchico a Bologna nel primo dopoguerra, «Bollettino del Museo del Risorgimento», 1983.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181
Note
- Paternità e maternità: Raffaele e Clementa Boninsegna
Bibliografia
- 2003