​FANFANI, Giovanni

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
​FANFANI, Giovanni

Date di esistenza

Luogo di nascita
Firenze
Data di nascita
January 7 1872

Biografia / Storia

Nasce a Firenze il 7 gennaio 1872 da Angelo e Giulia Barbetti, fornaio, magazziniere, infermiere e maggiordomo. Nell’ultimo decennio del XIX secolo risulta aderente al gruppo anarchico Porta alla Croce, alla CdL di Firenze ed è in rapporti con la redazione del periodico anconetano «L’Agitazione». Assiduo frequentatore di tutte le manifestazioni sovversive che si svolgono nel capoluogo toscano, svolge attiva propaganda anarchica fra gli operai. Nel maggio del 1896, con il nascente movimento delle trecciaiole, si unisce al gruppo anarchico di Alberto Vivarelli, ed è tra i protagonisti dello sciopero delle lavoranti che si protrae tra la prima metà del 1896 e quasi tutto il 1897. Arrestato con gli altri anarchici organizzatori dello sciopero (Adolfo Tani, Ubaldo Salvestrini, Camillo Andreini, Alberto Vivarelli, Amedeo Lazzeri, Achille Bensi e Silvio Guerrazzi) il 24 maggio a Lastra a Signa è processato. Il 17 ottobre 1897 partecipa alle esequie dell’amico socialista Sebastiano Vannucci e qui insieme a un gruppo di compagni manifesta al grido di “Viva l’anarchia”. Arrestato viene processato il 12 novembre e condannato a due mesi di carcere. Arrestato di nuovo nella notte del 3 agosto 1898 per “delitto di cui all’art. 248 cp”, viene assolto dopo 15 giorni di carcere. A seguito dell’asfissiante controllo poliziesco F. decide di espatriare via Genova per l’Argentina. Stabilitosi a Buenos Aires continua la sua attività di agitatore libertario soprattutto tra i connazionali fino a quando non viene espulso alla fine del 1902. Ritornato a Firenze nel gennaio del 1903 stabilisce la propria residenza presso Giovanni e Reginaldo Cianchi, svolgendo il mestiere di fornaio presso la Cooperativa Panettieri composta principalmente da libertari. In corrispondenza con Gori, Serantoni e Talarico nel settembre del 1903 è segnalato a Genova durante un comizio per i fatti di Torre Annunziata e in una manifestazione contro gli “Czar d’Italia e di Russia”. È assiduo nel contribuire al sovvenzionamento del movimento e della stampa anarchica, grazie anche i buoni rapporti con i gruppi anarchici d’America, di Londra e Zurigo. Nel settembre del 1906 emigra per il Brasile e l’anno seguente è segnalato a Montevideo presso lo studio dello scultore anarchico Mariano Ortíz del Major e successivamente nel settembre del 1910 viene rintracciato dalla polizia a Santa Fe presso l’abitazione del figlio dell’anarchico livornese Pietro Vieri. Riuscito ancora una volta a far perdere le proprie tracce nel 1913 è segnalato a Santiago del Cile dove lavora come infermiere in un ospedale. Negli anni ’20 e ’30 continua a risiedere in Cile dove vive lavorando come magazziniere e maggiordomo mantenendosi in contatto con i fuorusciti italiani. S’ignorano data e luogo di morte. (A. Ciampi)

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; Archivio di Stato Firenze, Pubblica Sicurezza (1896), f. 39 Sciopero delle Trecciaiole.
 
Bibliografia: A. Ciampi, La paglia da cappello in Val di Pesa, S. Casciano V.P. 2001.

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Note

Paternità e maternità: Angelo e Giulia Barbetti

Bibliografia

2003

Persona

Collezione

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