FACCIADDIO, Egidio Alfredo Ofelio
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- FACCIADDIO, Egidio Alfredo Ofelio
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Pisa
- Data di nascita
- 9 Giugno 1882
- Luogo di morte
- Pisa
- Data di morte
- 8 Gennaio 1947
Attività e/o professione
- Qualifica
- Tipografo
Nazionalità
- Italiana
Biografia / Storia
- Nasce a Pisa il 9 giugno 1882 da Carlo e Cleopatra Bindi, operaio tipografo. Frequenta solo le prime classi elementari. Si avvicina agli ideali libertari fin da giovane e nei primi anni del '900 è aderente al Gruppo libertario di Porta a Piagge. Il 31 dicembre 1905 è tra i partecipanti al congresso anarchico toscano svoltosi a Pontedera. Nel 1906 fa parte del gruppo giovanile libertario “Grammichele” di Pisa e nel medesimo anno è eletto nel consiglio direttivo dell’Associazione razionalista pisana. Facciaddio è gerente responsabile dei numeri unici «Il Precursore» del 15 novembre e del 1° dicembre 1906. Con la costituzione della cooperativa tipografica “Germinal!”, che il 1° maggio 1910 inizia a stampare il settimanale «L’Avvenire anarchico», Facciaddio si impegna con tutte le sue forze nella nuova attività ricoprendo di volta in volta il ruolo di tipografo e amministratore.
Il 3 luglio 1910 partecipa, come delegato dell’Associazione razionalista pisana – di cui diverrà segretario l’anno seguente –, al secondo Congresso antireligioso regionale toscano che si svolge a Firenze e il 26 dicembre è presente al Terzo convegno degli anarchici toscani che si tiene a Pisa. Nel 1915 fa parte della Commissione esecutiva della Camera del lavoro di Pisa e provincia controllata in quel periodo dagli anarchici e dai sindacalisti rivoluzionari. Dal 27 dicembre del 1918 ricopre l’incarico di redattore responsabile de «L’Avvenire anarchico» e nel gennaio del 1919 partecipa al Comitato pisano per le onoranze a Pietro Gori.
Al Congresso nazionale di costituzione dell’Unione Comunista Anarchica Italiana, che si svolge a Firenze in aprile del 1919, Facciaddio è delegato insieme a Virgilio S. Mazzoni dei gruppi anarchici pisani, e nell’occasione è eletto nel Comitato direttivo. Dopo le lotte del Biennio rosso, cui gli anarchici pisani danno un importante contributo, la violenza dello Stato e del fascismo si abbatte sulla struttura della tipografia distruggendola due volte, la prima nel maggio del 1921 e la seconda nel dicembre del 1922. Nel 1923 Facciaddio tenta di salvare la tipografia rilevandola e gestendola direttamente con la denominazione di “Tipografia economica” ma con scarsa fortuna. Durante il fascismo continua a mantenersi fedele ai principi anarchici ed è sottoposto ad una continua sorveglianza da parte della polizia. Muore a Pisa l’8 gennaio 1947. (F. Bertolucci)
Fonti
- Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181
Bibliografia
- Antifascisti nel casellario politico centrale, 18 voll., Roma, 1989-1994, ad nomen; F. Bertolucci, Gli antiorganizzatori pisani e la costituzione dell'UCAI (1914-1921), in «Rivista storica dell'anarchismo», gennaio-luglio 2004, pp. 43-65.