​FABBRI, Gino

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
​FABBRI, Gino

Date di esistenza

Luogo di nascita
Castiglione dei Pepoli
Data di nascita
March 1 1923
Luogo di morte
Bologna

Biografia / Storia

Nasce a Castiglione dei Pepoli (BO) il 1° marzo 1923 da Giovan Battista e Amabile Naldi, operaio metalmeccanico. In gioventù entra nella Resistenza bolognese, con funzioni di collegamento. Convinto che la lotta armata non debba finire con la liberazione nazionale dal nazifascismo ma debba proseguire come lotta rivoluzionaria per il comunismo libertario, continuerà a girare armato anche dopo la fine della guerra, fino all’inizio degli anni Cinquanta (ritornerà a farlo per alcuni periodi anche nei decenni seguenti, per ragioni di autodifesa degli spazi politici e delle attività militanti del movimento anarchico dalle possibili aggressioni di elementi stalinisti o neofascisti). È tra i primi che ricostituiscono i gruppi anarchici a Bologna e già nel 1945 aderisce alla FAI, mettendosi ben presto in evidenza come uno degli esponenti più noti e attivi del movimento libertario a livello locale. Per decenni è presente a innumerevoli riunioni e assemblee dove spesso prende la parola, diffonde la stampa e i volantini, prepara e affigge manifesti, partecipa a picchetti e manifestazioni. Come delegato bolognese prende parte ad alcuni Congressi e Convegni nazionali della fai, tra i quali sicuramente il V Congresso, insieme a Bruno Landuzzi (Civitavecchia, 1922 mar. 1953) e il VI Congresso (Senigallia, 14 nov. 1957). Con altri compagni bolognesi fa parte inoltre della CdC della FAI nel 1964 e nel 1982. È attivo negli organismi di autodifesa del movimento anarchico (dalla Crocenera Anarchica e dai Comitati Valpreda contro la Strage di Stato fino al Comitato Anarchico di Difesa che opera dal 1977 al 1979) e nei comitati di solidarietà con i detenuti politici e sociali negli anni Sessanta e Settanta. Sempre vigile nei confronti dei tentativi golpisti, si impegna nell’antifascismo militante oltre che nel sostegno alla lotta contro il franchismo spagnolo, ma è presente anche nel soccorso ai terremotati. Non c’è un momento della storia del movimento di emancipazione sociale a Bologna, comprese le lotte studentesche e operaie del 196869 e il marzo bolognese del 1977, che non lo veda presente. Come militante operaio nel dopoguerra per più di un trentennio vive tutte le fasi della lotta per l’emancipazione dei lavoratori. Partecipa ai primi tentativi di ricostituzione dell’usi negli anni immediatamente successivi alla liberazione, nella convinzione che a fianco del movimento anarchico specifico debba esistere un’organizzazione sindacalista rivoluzionaria il cui compito sarebbe quello di portare anche chi non è anarchico a riprendere in mano il proprio destino, attraverso la pratica dell’autogestione e dell’azione diretta. Milita successivamente nella CGIL, partecipa alla costituzione dei CUB e subito dopo dei Consigli di Fabbrica nei primi anni Settanta, fino a uscirne dopo il 1975 allorché questi organismi sono fagocitati dalla politica burocratica e concertativa delle Confederazioni sindacali. La sua uscita (insieme ad altri compagni) dal Consiglio di Fabbrica della SASIB, l’azienda metalmeccanica presso la quale lavora, dà vita a una delle prime forme di autonomia operaia degli anni Settanta, con la costituzione di comitati di fabbrica e territoriali all’interno dei quali agiscono gruppi specifici come i Nuclei libertari di fabbrica. Molto conosciuto a Bologna, è notevolmente apprezzato e stimato anche fuori dall’ambiente libertario per le sue qualità umane e per la dignità e coerenza con cui porta avanti le sue idee. Anche dopo essere andato in pensione, fino all’ultimo, prosegue attivamente la sua militanza politica. Muore a Bologna il 5 marzo 1990. (G. Landi)

Fonti

Fonti: Compagni. Luigi (Gino) Fabbri, «Umanità nova», 18 mar. 1990.
 
Bibliografia: G. Sacchetti, Sovversivi agli atti. Gli anarchici nelle carte del Ministero dell’Interno. Schedatura e controllo poliziesco nell’Italia del Novecento, Ragusa, 2002, ad indicem.

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Note

Paternità e maternità: Giovan Battista e Amabile Naldi

Bibliografia

2003

Persona

Collezione

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