​ELIA, Roberto

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
​ELIA, Roberto

Date di esistenza

Luogo di nascita
Catanzaro
Data di nascita
July 29 1871
Luogo di morte
Napoli

Biografia / Storia

Nasce a Catanzaro il 29 luglio 1871 da Raffaele e Teresa Apollari, dattilografo e tipografo. Aderisce ben presto al partito socialista e collabora al giornale «Calabria Avanti», organo del partito in provincia di Catanzaro, finché nel 1906 decide di emigrare in America. Legatosi d’amicizia con Andrea Salsedo, diventa anarchico e fervente propagandista. A Barre (Vermont) entra nella redazione della «Cronaca sovversiva» di Galleani, di cui ricopre per qualche tempo l’incarico di amministratore. Stabilitosi a New York, collabora nel 1910-11 al «Novatore» di “Libero Tancredi” (Massimo Rocca), e nel 1913 a «Il Movimento anarchico» di East Boston. Eccelle in traduzioni e in attività letterarie. È anche segretario e resocontista di alcuni importanti convegni tra gli anarchici del Nord America. Nel 1920 fonda con Salsedo il quindicinale «Il Domani», al quale fa seguire, dal 31 ottobre 1919 al 16 febbraio 1920, un giornale clandestino, «L’Ordine». Il ministro della Giustizia Palmer, nel frattempo, ha scatenato una caccia spietata agli anarchici del gruppo galleanista, che accusa – senza prove – di aver tentato di ucciderlo con una bomba posta sull’uscio di casa, il 1° maggio 1919, e di aver fatto esplodere alcuni pacchi postali, il 2 giugno successivo, diretti a personalità politiche in sette diverse città americane (Washington, Boston, New York, Filadelfia, Pittsburgh, Cleveland e Paterson). Il pretesto delle bombe “ammaestrate” serve in realtà al governo americano per “fare pulizia di tutti i rossi” che negli usa solidarizzano in quel tempo con la rivoluzione bolscevica. E., tratto in arresto nella sua tipografia di Brooklyn, è raggiunto in carcere, il 25 febbraio 1920, da Salsedo. I due arresti, che sono seguiti da torture fisiche e psicologiche, vengono tenuti segreti. Gli anarchici di New York, con alla testa Carlo Tresca e Luigi Quintiliano, si pongono alla ricerca e, per un caso fortuito, ne scoprono l’ingiusta detenzione. La costituzione di un Comitato pro vittime politiche non riesce però a impedire l’assassinio di Salsedo – camuffato da suicidio – e il decreto di deportazione per E., sospeso per qualche mese “in seguito agli attacchi della stampa contro il governo”, ma effettivamente eseguito il 7 agosto 1920.  Il 30 agosto giunge a Napoli ed è subito inviato a Catanzaro con foglio di via obbligatorio. Paolo Schicchi lo vorrebbe a «Il Vespro anarchico», ma egli s’impegna piuttosto a dotare la Calabria di un proprio giornale anarchico, rispondente alle esigenze di quelle popolazioni. Ne riceve l’incarico dal primo convegno anarchico calabrese, tenutosi a Reggio Calabria il 15 gennaio 1922. Un mese dopo, insieme a Bruno Miséfari, lancia una circolare per la pubblicazione di «Pane e libertà», “organo per la diffusione dell’Ideale Anarchico in Calabria”, con il quale si propone “soprattutto una lotta tenace, continua, incessante contro ‘signorotti e funzionari’”, che il popolo “vede e considera qual primo flagello delle sue povere case”. Per rispondere meglio allo scopo, il giornale avrebbe riportato “scritti anche in dialetto calabrese”. Il mancato aiuto finanziario dei compagni del Nord Italia e d’America ritarda tuttavia la realizzazione del progetto che avrà un avvio solo due anni più tardi, il 14 dicembre 1924, con la fondazione a Reggio Calabria de «L’Amico del popolo», redatto da Miséfari con il prezioso apporto di Nino Malara e di Nino Napolitano. L’11 giugno precedente E. spirava a Napoli, nell’Ospedale di Santa Maria La Pace, sorvegliato fino alla fine dalla polizia. (N. Musarra)

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; I buoni che ci lasciano. Roberto Elia, «Fede!», 29 giu. 1924; Colubrina, Roberto Elia (nel trigesimo della sua morte), ivi, 27 lug. 1924.
 
Bibliografia: scritti di E.: Su Sacco e Vanzetti, «Il Vespro Anarchico», 22 nov. 1921;“Pane e libertà”. Organo per la diffusione dell’Ideale Anarchico in Calabria, ivi, 12 apr. 1922. Scritti su E.: L. Quintiliano, Preludii alla tragedia di Dedham. Riflessioni e ricordi, «Controcorrente», Boston, lug.-ago. 1958; Bettini 2, ad indicem; O. Ferrara, L’“affaire Salsedo”, «Sicilia Libertaria», ott. 1993; P. Finzi (a cura di), Insuscettibile di ravvedimento. L’anarchico Alfonso Failla (1906-1986), Ragusa 1993, pp. 260-262. 

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Note

Paternità e maternità: Raffaele e Teresa Apollari

Bibliografia

2003

Persona

Collezione

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